Varie, 4 marzo 2002
COURTNEY LOVE
(Love Michelle Harrison) San Francisco (Stati Uniti) 9 luglio 1964. Attrice. Cantante • «Famosa soprattutto per essere la vedova di Kurt Cobain, leader dei Nirvana […] Odiata dai fans dei Nirvana, che l’accusano di aver creato tensioni interne nella band nonché di aver spinto Cobain al suicidio» (Paola De Carolis, ”Corriere della Sera” 5/2/2003). «Per descrivere chi fosse [...] possono bastare queste quattro righette scritte dall’autorevole ”Independent” di Londra: ”Dea del rock, icona femminista, Madonna grunge, Yoko Ono degli anni Novanta, madre drogata, vedova tragica, scellerata autodistruttiva, vendicativa manipolatrice, pazza surfista di internet, moritura sopravvissuta, freak show vivente”. Manca solo una cosa: vedova di Kurt Cobain, il leader dei Nirvana morto suicida nel 1994. [...] Da anni combatte una crociata inutile contro i tabloid, che hanno ”storicizzato” ogni sua azione: quando ha mollato un pugno alla cantante della band rivale dei Bikini Kill, quando si è fatta arrestare sue un aereo della Qantas dopo aver insultato la hostess ed essersi rifiutata di levare i piedi dal soffitto. E poi i ricoveri in ospedale, il suicidio del marito, l’overdose che si portò via una delle chitarriste del suo gruppo, i suoi commenti perfidi sulle arcirivali musicali Madonna e Alanis Morisette. E ancora, le biografie non autorizzate, una addirittura di suo padre - lei lo chiama il mio ”bio dad”, il padre biologico - che si separò dalla madre quando lei era piccolissima. E le mille voci sul presunto assassinio di Kurt Cobain, e sulla sua complicità, messe in giro su internet da un investigatore privato di Los Angeles [...]» (Marco Giovannini, ”Sette” n. 6/1997). «’Una stupida”. ”Una volgare arrivista capace di passare sul corpo del marito”. ”Una donna infuriata dall’ipotesi di un divorzio e quindi dall’esproprio dei beni del marito”. Non è mai stata una signora Courtney Love, né ha mai preteso di esserlo. Il suo passato, spogliarellista e ragazza facile (il padre: ”Mia figlia era una prostituta”), non è segreto, come l’uso di droghe e le provocazioni contro il perbenismo borghese. [...] vedova di Kurt Cobain, il leader dei Nirvana, suicida nell’aprile del 1994. Insieme erano i guru della comunità grunge-esistenzialista di Seattle e Portland, i ”Sid and Nancy” (la coppia maudit dei Sex Pistols) degli anni 90. La morte di Cobain cambia tutto. Lui entra nel Pantheon del rock. Lei ascende velocemente nel cinema con il successo personale in Larry Flint di Milos Forman. Abili mani di manager e agenti di Hollywood la trasformano in attrice impegnata e mamma responsabile. Via stracci grunge, capelli arruffati e unghie dallo smalto graffiato. [...] Tom Grant, un investigatore privato assunto dalla Love per indagare su Cobain quando era ancora in vita, dichiara [...] che il leader dei Nirvana non si è suicidato: ”Credo che Courtney abbia usato Kurt fin dall’inizio e l’abbia sposato solo per ottenere fama e denaro”. Ma la condanna più subdola arriva proprio dal padre di lei, Hank Harrison: ”Non credo che Kurt si sia ucciso da solo. Qualcuno l’ha aiutato. Non voglio dire che sia stata Courtney, però...” [...]» (’Panorama” 12/2/1998).