4 marzo 2002
Tags : Mircea Lucescu
Lucescu Mircea
• . Nato a Bucarest (Romania) il 21 luglio 1945. Calciatore. Poi allenatore. In serie A ha guidato Pisa, Brescia e Inter. «Il 6-12-98 a Vicenza, esordio da allenatore dell’Inter, Mircea Lucescu sostituì West che uscendo gli gettò la maglia in faccia. Nelle settimane successive gli toccò beccarsi il no di Djorkaeff, invitato a entrare dalla panchina, e rischiò una rissa in spogliatoio, disinnescata da Simeone. Dopo 15 partite (5 vinte, 6 perse, 4 pari) e l’umiliante 0-4 di Marassi (21-3-99), Lucescu si presentò da Massimo Moratti. [...] ”Gli dissi: ’Presidente, se non mi dimetto, alla fine tutti daranno la colpa solo a me. Invece, se mi faccio da parte, si vedranno le colpe dei giocatori e le servirà per costruire un’Inter migliore’. Il giorno dopo Moratti chiamò Ghelfi e gli ordinò di modificare il contratto in modo che, nonostante le mie dimissioni, venissi pagato fino a luglio. Una cosa mai vista. Anche per questo io considero Moratti una grande persona. Gli darei l’Oscar del calcio [...] Il giorno che arrivai all’Inter, davano la Panchina d’oro a Gigi Simoni. L’ambiente non mi ha mai perdonato il fatto di essere il suo successore. Io, un romeno. Quando poi Lippi diede le dimissioni alla Juve, io non contavo più nulla. Ero un semplice traghettatore. Pagai infortuni importanti: Ronaldo, Simeone... Uscimmo col Manchester più forte della storia solo perché Vessiere ci negò due rigori grossi così: ogni volta che mi rivedo quella partita... Ma quando parlo con Moratti di quel periodo, lui ricorda che nelle prime quattro partite a San Siro avevamo segnato 20 gol: lui si era divertito. Cercavo la qualità del gioco, il tocco corto, il possesso palla: [...] Forse il primo passo verso il futuro lo mossi io. Sfortuna: arrivai all’Inter nel momento sbagliato. Avevo 3 difensori e 7 attaccanti; Baggio, Djorkaeff e Pirlo che facevano le stesse cose. [...]”» (Luigi Garlando, ”La Gazzetta dello Sport” 8/8/2005).