varie, 4 marzo 2002
VLADIMIR LUXURIA
(Wladimiro Guadagno) Foggia 24 giugno 1965. Drag queen. Dal 2006 al 2008 deputato (Rifondazione Comunista). Ha vinto l’edizione 2008 dell’Isola dei Famosi • Dal suo ”curriculum”: «Destinato a nascere a Hollywood, per un’incidentale tromba d’aria la sua cicogna è stata dirottata a Foggia [...] Con il passare degli anni il piccolo Vladimir sviluppa una certa invidia per le gonne, le mutandine ricamate, orecchini e suppelletili femminili delle sue due sorelline. Unisce la militanza per le libertà sessuali allo spettacolo [...] 1993: organizza Muccassassina. Dal 1994 partecipa a tutti i Gay Pride, cantando a fine manifestazione [...]» (’Maxim” maggio 2002). «[...] Vladimir pronunciato alla slava, per recuperare il significato originario del nome, che allude alla ”potenza della pace”. [...] Per molti è solo un trans. Ma la definizione gli sta stretta. ”Più che un trans sono una drag-queem, un efebo mediterraneo, anzi un transgender. Amo assumere comportamenti al di là del genere stabilito dagli altri, dall’identità edu-castrante imposta da una società ancora clerico-fascista” [...] Se un giorno qualcuno scriverà la storia del movimento gay in Italia, un capitolo a parte dovrà riservarlo a Vladimir Luxuria e alla sua ”Muccassassina” [...] Chiassosa festa en travesti nata [...] per finanziare il ”Circolo omosessuale Mario Mieli”, e via via trasformatasi in un fenomeno di tendenza, anche eterosessuale, capace di attrarre il mondo dello spettacolo e della politica [...] Il titolo [...] fu ispirato dal luogo: se la prima edizione non si fosse svolta al Villaggio Globale, nella zona dell’ex Mattatoio di Testaccio, chissà come l’avrebbero battezzata [...] padre camionista, madre casalinga, due sorelle e due fratelli, laurea in lingue con 110 e lode, una spiccata tendenza alla messa in scena sin da bambino, quando indossava le scarpe col tacco di mammà e passava il rossetto sulle labbra destando qualche perplessità nel parroco della chiesa di S. Stefano, Luxuria oggi è un’istituzione dell’Orgoglio Gay. Non tutti, nell’ambiente omosex, lo amano, ma lui fa spallucce. ”Molti gay non vogliono farsi rappresentare da noi trans e drag-queen. Ci trovano esagerate, sconvenienti, folcloristiche, trash. Io rispondo che una categoria appena sdoganata non dovrebbe creare nuove forme di discriminazione”. Risultato: nel 1995, al Gay Pride di Bologna. Franco Grillini lo accolse con qualche titubanza sul palco [...] Politicamente si colloca a sinistra [...] dietro l’esibizionismo isterico e sculettante, a uso e consumo della platea, si cela anche una condizione umana ricca di sfumature, di letture colte. E di ferite personali: come scegliere di prostituirsi, appena sbarcato a Roma nel 1985, per pagarsi - dice - i testi universitari. ”Il marciapiede, per noi, talvolta è una scelta obbligata” [...]» (Michele Anselmi, ”Sette” n. 19/2001).