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 2002  marzo 04 Lunedì calendario

Macciocchi Maria

• Antonietta Isola Liri (Frosinone) 23 luglio 1922, Roma 15 aprile 2007 • «[…] la signora è un monumento, ha percorso il Novecento facendo e dicendo tutto quello che il Novecento l’ha provocata a dire e fare. A sedici anni era partigiana a Roma, a venti ricostruiva l’Italia da Napoli spedendo treni carichi di scugnizzi denutriti alle famiglie proletarie del Nord, a venticinque dirigeva ”Noi Donne”, a ventisette ”Vie Nuove”, dopo poco, per aver difeso Pasolini, per aver divorziato dal fratello di Amendola, per aver contratto l’abitudine di non allinearsi troppo veniva spedita a rieducarsi nella scuola di Partito (le famose Frattocchie). Sui trenta subentrava a Saverio Tutino come corrispondente da Parigi per l’’Unità”. Negli anni centrali della vita si legava ai liberi pensatori francesi, da Sartre ad Althusser, a Lacan. Nel ”68 era eletta deputato del Pci, nel ”77 veniva espulsa come anticomunista, nel ”79 era eletta nel Parlamento europeo, nel ”92 era insignita con la Legion d’Onore […] ”[…] Sartre, dopo avermi sentita parlare, ha lodato entusiasta la mia mente. Althusser si sedeva di fronte a me e mi parlava di filosofia, Lacan mi ha dedicato un suo saggio: ”A Maria Antonietta che sente così giusto’. Io mi sono nutrita, negli anni più belli. Del vigore intellettuale di uomini straordinari. Discutere con loro è stata l’esperienza più eccitante della mia vita. […] Quando ho diretto ”Noi Donne’ la mia segretaria di redazione era Lietta Tornabuoni […] Ho tradito mio marito, seguendo il consiglio del mio amante, ho svelato al tresca al capo della federazione napoletana del Partito comunista, l’operaio Cacciapuoti, mi hanno costretta a divorziare (un accordo bilaterale a San Marino, come si faceva una volta), mi hanno tolto mia figlia Giorgina, ”una donna che ha un amante non può essere una buona madre…’. Per riavere la bambina ho dovuto sposare l’amante, ”tu sai che il partito è per l’unità della famiglia’….” […]» (Lidia Ravera, ”Sette” n. 16-17/2000).