Varie, 4 marzo 2002
MAGRIS
MAGRIS Claudio Trieste 10 aprile 1939. Scrittore. Tra i suoi libri: Danubio, Microcosmi, Alla cieca • «Saggista germanista, progressista e antinichilista. Triestino, vive in rapporto simbiotico col mare Adriatico e la Mitteleuropa. In gioventù corteggiava le ragazze con le traversate a nuoto dalla spiaggia di Duino sino al castello dei Torretasso. Oggi fa il bagno ogni giorno, da maggio a novembre, alla scogliera della Barcola. Deve al liceo Dante di Trieste la scoperta del senso epico della vita e all’Università di Torino quella della dimensione politica, intercessori Gramsci, Gobetti, Fenoglio e Bobbio. Attingendo al mito asburgico nella letteratura del Novecento, s’è imposto come interprete degli autori della Krisis, Joseph Roth, Robert Musil, Hugo von Hoffmanstahl, Elias Canetti (di cui era amico e che una volta gli rispose al telefono fingendo di essere la cameriera). Eletto nel 1994 senatore, al di fuori dei partiti e in nome dei valori di umiltà, tolleranza e ironia, ha vissuto con sgomento, come se fosse ”una discesa agli inferi”, l’avanzare della ”marea di destra” e il pericolo dell’’autoritarismo soft e gelatinoso”. Austriacante, si dispera per l’inadeguatezza etico-culturale di Berlusconi, e lo scrive sul ”Corriere”» (Pietrangelo Buttafuoco, ”Dizionario dei nuovi italiani illustri e meschini” 24/10/1998).