Varie, 5 marzo 2002
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Manson Shirley
• Edinburgo (Gran Bretagna) 26 agosto 1966. Cantante. Chitarrista. Dei Garbage • «Bella e impossibile. Così è se vi pare Shirley Manson, la sensuale ”pel di carota” del rock. Di leggende sul suo conto, come quella di essere posseduta da un carattere diabolico, ne girano tante. Soprattutto fra i compagni che l’hanno voluta adottare a tutti i costi per dare voce, e corpo, a una delle creature oggi considerate più cool del rock americano: i Garbage. Un giorno Butch Vig, l’uomo del destino, arrivò a chiamarla, bonariamente, ”un diavolo della Tasmania nel corpo di una supermodella” dopo che lei, alla fine di una lite come si conviene tra fratelli, lo aveva preso a morsi su un braccio. Lei stessa, la divina Shirley Manson, fra le donne più sexy che il rock degli ultimi [...] anni abbia generato, non smentisce, e dichiara apertamente, da vera scozzese qual è, di avere un pessimo temperamento, di non sapersi controllare in certe situazioni. D’altra parte, non deve essere facile riuscire a tener testa a dei compagni così influenti, per curriculum e fama, come Steve Marker, Duke Erikson e Butch Vig, il golden boy del rock americano degli anni ’90, produttore per inciso di Nirvana, Smashing Pumpkins, Sonic Youth, nonché remixer di U2 e Depeche Mode. E una donna deve saper farsi valere. [...] ”Io un sex-symbol? Non è così che mi vedo. Sono una donna in conflitto con se stessa, ho sempre combattuto con il mio modo di apparire, non mi sento a mio agio. Nel mio subconscio mi sento sempre giudicata dagli altri, anche se i media mi definiscono attraente o sexy le cose non cambiano. Il successo non mi aiuta, peggiora il senso di poca autostima che ho per me. Sono sorpresa da tutto questo interesse [...] Non mi piacciono le definizioni. Soprattutto da parte dei media, perché credono di avere il controllo, e io non voglio sentirmi controllata da nessuno tranne che da me. Rifiuto categorizzazioni, lo stesso con i Garbage; sin dall’esordio non abbiamo mai detto di far parte di una determinata scena, siamo quello che siamo”. Hollywood la cerca spesso, non per farla cantare in un’altra colonna sonora, come già aveva fatto in 007 The world is not enough, ma per farla recitare. Perché non accetta? ”Perché mi offrono sempre delle parti di prostituta o di eroina tutta muscoli e armi. Mentre io vorrei lavorare in film con registi come Pedro Almodóvar o David Lynch [...] ammiro Jennifer Lopez, Eve, Gwen Stefani sono donne superlanciate, molto brave in ciò che fanno, ma le loro scelte imprenditoriali non mi riguardano. Per ora quando non sono in tournée o in studio di registrazione preferisco dedicarmi alla lettura e al cinema, poi sono un’appassionata di festival musicali, vado a vedere tutti quelli che posso. [...] Quando sono entrata nei Garbage avevo 28 anni, mi sentivo così spaesata [...] Sono da sempre una grande fan del rock. da quando avevo 15 anni che suono in rock band, per me è un modo di sentire la musica che parte dallo stomaco. Sono solo felice di vedere che le chitarre stanno tornando al potere. Spero che il fenomeno continui. Amo molto band come i Foo Fighters, Queen of the Stone Age, White Stripes, Strokes, Yeah Yeah, Bright Eyes [...] A dire il vero non ho mai pensato di fare la cantante, ho semplicemente seguito il corso della vita, che prima mi ha portato a entrare in un gruppo, i Goodbye Mr MacKenzie, perché il leader voleva portarmi a letto. E poi negli Angelfish, il gruppo che mi ha regalato più fortuna: Butch venne a cercarmi dopo avere visto su Mtv un nostro video. Oggi sono la cantante dei Garbage. A essere sincera non ero brava in niente, probabilmente avrei fatto del teatro, volevo studiare arte drammatica” [...]» (Stefania Cubello, ”L’Espresso” 17/3/2005).