Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 05 Martedì calendario

Marceau Sophie

• Parigi (Francia) 17 novembre 1966. Attrice. Fu lanciata giovanissima dal film Il tempo delle mele • «A tredici anni, al suo debutto sul set, diventava il simbolo mondiale dei teen-ager come protagonista di un film destinato a fare epoca, a trasformarsi addirittura in uno slogan. Può vantare una carriera sconfinata anche in America, tra 007 e Braveheart, passando da La figlia di D’Artagnan a Belfagor […] ”Sono cresciuta troppo in fretta. A tredici anni ero già sul set, il destino mi ha imposto di maturare prima delle altre ragazze. Non ho conosciuto la libertà e l’incoscienza della giovinezza, non ho avuto il cosiddetto ”periodo Woodstock’... […] Provengo da una famiglia semplice in cui ho visto mio padre e mia madre ammazzarsi di fatica ogni giorno. Prima che un’attrice mi considero una lavoratrice e non ho mai perso i contatti con la realtà, con l’aspetto concreto delle cose […] Tra Europa e America, ci tengo a rimanere nel mezzo. E vado avanti e indietro con Hollywood, perchè là c’è l’industria. Mentre il cinema francese mantiene la sua originalità e la sua indipendenza, è sempre un cinema d’autore che se ne infischia degli incassi”» (Gloria Satta, ”Il Messaggero” 26/1/2003) • «Un successo che non mi ha semplificato la carriera e nemmeno la vita. Ancora adolescente, ho dovuto affrontare ogni condizionamento per non contraddire quell’immagine. Ero diventata la fidanzatina dei francesi, ogni mia scelta, anche privata, veniva misurata col bilancino. Non mi hanno mai perdonato Zulawski: avrebbero preteso, chissà, che sposassi il Principe di Monaco! […] Da ragazzina avevo il terrore d’arrivare ai trent’anni: sono invece stati una svolta felice, il passaggio dall’idea di prendere a quella di donare» (Mario Serenellini, ”la Repubblica” 20/9/2002).