Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 05 Martedì calendario

MARCHESINI

MARCHESINI Anna Orvieto (Terni) 18 novembre 1953. Attrice. Lanciata dal Trio con Tullio Solenghi e Massimo Lopez • «Dopo aver frequentato l’Accademia di arte drammatica, ha esordito col Trio [...] alla conduzione del programma radiofonico Helzapoppin. Il debutto televisivo [...] è avvenuto [...] nel 1985 con il varietà Tastomatto di Enzo Trapani. Sempre nell’85 hanno partecipato a Domenica in condotta da Mino Damato. Nel 1986 si sono esibiti nello spazio comico di Fantastico, provocando con uno sketch satirico l’ira dell’ayatollah Khomeini [...] i ribaltamenti comici e grotteschi, tipici della comicità dei tre, hanno trovato piena espressione nella lettura ironica de I promessi sposi, realizzata per la Rai nel 1990. In seguito le strade dei tre attori si sono divise [...] a partire dal 1997 ha partecipato a diverse edizioni di Quelli che il calcio [...] Nel ’99 ha proposto al Festival di Sanremo le sue gag della signorina Carlo, di Rita Levi Montalcini, di Gina Lollobrigida e altre [...] nel 2002 è stata di nuovo ospite dell’evento rivierasco condotto da Pippo Baudo, che le ha fatto da spalla durante il suo sketch della sessuologa Merope Generosa [...]» (Televisione, a cura di Aldo Grasso, Garzanti 2002) • «Più che una donna è un vero e proprio clown, maschera esilarante, portatrice di una comicità surreale. Incespica nei suoi difetti, sovverte l’ordine del mondo, facendo diventare sensato l’insensato e illogico tutto ciò che è normale. Dalla signorina Carlo alla sessuologa maliziosa, i personaggi ideati dalla vulcanica Anna Marchesini ne sono un validissimo esempio. Perché dentro ogni donna c’è una ragazzaccia cattiva che fa le smorfie al mondo e si prende gioco di schemi e ruoli» (Federica Lamberti Zanardi, “Il Venerdì” 22/9/2000) • «Ho sempre una grande partenza istintuale. [...] Il mio lavoro si concentra sul linguaggio e sulle categorie psicologiche. Certo i luoghi comuni sono importanti, ma non mi piace la comicità urlata, il linguaggio regionalistico e le cose improvvisate. Ho un concetto antico del comico che è una categoria dell’attore» (Antonella Matarrese, “Panorama” 5/11/1998) • «[...] Il mio punto d’arrivo sarebbe Giorni felici di Beckett. È pur sempre un monologo, no? E io spero di avvicinarmici a piccoli passi. Ho sempre sognato il teatro classico. Fare le Tre sorelle, o anche la pazza di Chaillot. Fin dai tempi dell’Accademia d’arte drammatica io volevo essere Masha [...]» (Laura Laurenzi, “Il Venerdì” 29/10/1999).