varie, 5 marzo 2002
MARCHESINI
MARCHESINI Anna Orvieto (Terni) 18 novembre 1953. Attrice. Lanciata dal Trio con Tullio Solenghi e Massimo Lopez • «Dopo aver frequentato l’Accademia di arte drammatica, ha esordito col Trio [...] alla conduzione del programma radiofonico Helzapoppin. Il debutto televisivo [...] è avvenuto [...] nel 1985 con il varietà Tastomatto di Enzo Trapani. Sempre nell’85 hanno partecipato a Domenica in condotta da Mino Damato. Nel 1986 si sono esibiti nello spazio comico di Fantastico, provocando con uno sketch satirico l’ira dell’ayatollah Khomeini [...] i ribaltamenti comici e grotteschi, tipici della comicità dei tre, hanno trovato piena espressione nella lettura ironica de I promessi sposi, realizzata per la Rai nel 1990. In seguito le strade dei tre attori si sono divise [...] a partire dal 1997 ha partecipato a diverse edizioni di Quelli che il calcio [...] Nel ’99 ha proposto al Festival di Sanremo le sue gag della signorina Carlo, di Rita Levi Montalcini, di Gina Lollobrigida e altre [...] nel 2002 è stata di nuovo ospite dell’evento rivierasco condotto da Pippo Baudo, che le ha fatto da spalla durante il suo sketch della sessuologa Merope Generosa [...]» (Televisione, a cura di Aldo Grasso, Garzanti 2002) • «Più che una donna è un vero e proprio clown, maschera esilarante, portatrice di una comicità surreale. Incespica nei suoi difetti, sovverte l’ordine del mondo, facendo diventare sensato l’insensato e illogico tutto ciò che è normale. Dalla signorina Carlo alla sessuologa maliziosa, i personaggi ideati dalla vulcanica Anna Marchesini ne sono un validissimo esempio. Perché dentro ogni donna c’è una ragazzaccia cattiva che fa le smorfie al mondo e si prende gioco di schemi e ruoli» (Federica Lamberti Zanardi, “Il Venerdì” 22/9/2000) • «Ho sempre una grande partenza istintuale. [...] Il mio lavoro si concentra sul linguaggio e sulle categorie psicologiche. Certo i luoghi comuni sono importanti, ma non mi piace la comicità urlata, il linguaggio regionalistico e le cose improvvisate. Ho un concetto antico del comico che è una categoria dell’attore» (Antonella Matarrese, “Panorama” 5/11/1998) • «[...] Il mio punto d’arrivo sarebbe Giorni felici di Beckett. È pur sempre un monologo, no? E io spero di avvicinarmici a piccoli passi. Ho sempre sognato il teatro classico. Fare le Tre sorelle, o anche la pazza di Chaillot. Fin dai tempi dell’Accademia d’arte drammatica io volevo essere Masha [...]» (Laura Laurenzi, “Il Venerdì” 29/10/1999).