Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 05 Martedì calendario

Marklund Liza

• Pitea (Svezia) 9 settembre 1962. Scrittrice. «Bionda, altissima, uno sguardo deciso» (Ranieri Polese). Autrice di Delitto a Stoccolma, bestseller poliziesco uscito nel 1998 (650mila copie solo in Svezia), tradotto in 17 lingue e in un centinaio di Paesi (in Italia da Mondadori). «Da sempre sono una lettrice appassionata di storie con delitto. E da giornalista mi sono soprattutto occupata di cronaca nera. Poi ho pensato che usando questi intrecci di invenzione potevo meglio far passare la mia visione delle cose. Nei Paesi scandinavi la letteratura poliziesca ha sempre avuto una forte carica di critica sociale. Oggi siamo in molti a scirvere gialli, il più famoso è Henning Mankell [...] Ho 38 anni, sono sposata, ho tre figli, sono cresciuta libera, con l’idea che nella vita avrei potuto fare quello che volevo. A sedici anni lasciai la casa dei miei, nel Nord, ho fatto mille lavori, ho viaggiato tanto, dall’Inghilterra a Israele, dal Centro America a Hollywood. Tornata in Svezia, diventata giornalista, mi sono presa l’incarico di denunciare la disparità fra i sessi. Avevo chiara l’immagine di come va il mondo: il potere tocca sempre a un maschio di mezza età, capelli brizzolati, eterosessuale, bianco» (Ranieri Polese, “Corriere della Sera” 22/2/2002).