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 2002  marzo 05 Martedì calendario

MARTONE

MARTONE Simonetta Napoli 21 maggio 1961. Conduttrice tv • «Ha lavorato in radio, al centro di produzione di Napoli. Michele Santoro, che ne aveva ascoltato alcuni servizi, l’ha voluta nel 1987 nella trasmissione Samarcanda nel ruolo di intervistatrice del pubblico in studio. Accanto a Maurizio Mannoni ha condotto dal 1993 All’ultimo minuto. Capelli biondi, look raffinato, fisico da modella, è diventata nota anche attraverso le imitazioni che ne hanno proposto i varietà La Tv delle ragazze e Avanzi. A partire dalla stagione 1997-98 ha iniziato a condurre con Tiberio Timperi In famiglia di Michele Guardì in onda il sabato e la domenica mattina su Raidue. Nel corso del ’99 ha presentata in coppia con Filippo Gaudenzila striscia quotidiano del tardo pomeriggio di Raiuno Prima. La cronaca prima di tutto dedicata alla cronaca rosa che non ha retto la gara di audience con Verissimo di Cristina Parodi ed è stata sospesa. Dopo l’assenza dagli schermi televisivi per maternità, nella stagione 2001/2002 ha condotto il reality show di Raidue Indovina chi viene a cena? (di cui è ideatrice assieme a Gregorio Paolini, suo compagno nella vita), scherzoso reality show in cui una persona comune fingeva di essersi fidanzata con un noto vip e invitava a cena i genitori per la presentazione ufficiale, il tutto filmato dalle telecamere» (Televisione, a cura di Aldo Grasso, Garzanti 2002). «Gli uomini ti trovano più sexy con gli occhialini da intellettuale e la gonna a pieghe, ma io non ho mai pensato di compiacere qualcuno. Tanto meno il pubblico [...] Ho paura della televisione. Mi intimorisce, per il peso che finisce per avere nella tua esistenza. Conosco persone che vivono la lontananza dal video come vera e propria di astinenza [...] Sono fatalista, facevo l’interprete, traducevo i copioni per il cinema, e mi hanno chiamata per ”Samarcanda”, da lì è arrivato ”Ultimo minuto” [...] Quanto ha pesato sulla mia carriera la storia sentimentale con Michele Santoro? [...] Perché sempre la stessa domanda? Perché a lui nessuno chiede mai, davanti a tutti, quanto sono stata importante? Possibile che le donne, in qualche modo, siano sempre costrette a trovarsi in situazioni in cui la vita privata subisce delle violazioni? Non ho parlato quando vivevo con lui, figuriamoci se lo faccio adesso [...]» (Alessandra Rota, ”Il Venerdì” 16/5/1997).