Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 05 Martedì calendario

MASINI

MASINI Marco Firenze 18 settembre 1964. Cantante. Vincitore del Festival di Sanremo 2004 (L’uomo volante), terzo nel 1991 (Perché lo fai?) e nel 2005 (Uomini), nel 1990 vinse la sezione Novità (Disperato) • «Era il 13 aprile 2001 quando Marco Masini dichiarò al mondo: ”Dicono che io porti sfortuna. Dopo questo disco non canterò più. Dicono che porto iella, lo dicono da dieci anni. Ora faccio la tournée e poi basta, silenzio. Non mi rovineranno la vita come a Mia Martini”. Fu una dichiarazione choc. L’artista aveva avuto il coraggio di gridare ciò che troppi sussurravano. Martedì 7 ottobre 2003: Masini lancia il nuovo album Il mio cammino con una nuova casa discografica e annuncia: ”Torno a cantare per tante ragioni, una delle quali è che solo gli imbecilli non cambiano mai idea. Fu una sconfitta smettere, è una sconfitta ricominciare. Il fumatore smette perché è nauseato dal suo vizio, ricomincia perché in fondo qualche boccata lo fa godere, ma è sconfitto dalla sua debolezza. In realtà non posso fare a meno della musica, più forte dell’orgoglio di difendere una decisione. Non so fare altri mestieri, ho ancora molti fan. Ero finito in un pozzo di depressione, ma ora ho capito molte cose. Avevo smesso perché ero stanco di faticare per poter arrivare alla gente. Ma anch’io ho fatto degli errori. Troppe canzoni pessimistiche, poi nell’ultimo periodo l’incapacità di produrre brani al passo con i tempi. E ancora: una diffidenza quasi paranoica verso il mondo esterno per cui vedevo accuse e cattiveria anche davanti a un semplice ’buongiorno’. Pensavo che tutti avessero degli spilloni nascosti sotto la camicia. Certo i miei errori non giustificano la campagna diffamatoria del ’portaiella’. E’ come dare l’ergastolo per un divieto di sosta. [...] Un coro unanime mi invitava a recedere dal mio proposito. Nel coro c’era anche chi, come Rete 105 o MTV, mi aveva escluso dalla programmazione. O i tg che facevano gli spiritosi abbinando la mia immagine a cornetti e amuleti. [...] Non sono tornato per cambiare l’Italia, ma per dimostrare che non sono un perdente, che voglio ricominciare senza negare quello che ho fatto [...] Chi è Masini? Un ragazzo semplice che con l’aiuto di chi aveva le capacità letterarie per farlo (GiancarloBigazzi e Beppe Dati) è riuscito a parlare ai giovani e alla gente. Ma in Vaffanculo spiegavo che non ero né un duro né un profeta. Insomma i miei guai sono nati dal fatto che io sono un mediano, ma la gente si aspettava le qualità del centravanti» (Mario Luzzatto Fegiz, ”Corriere della Sera” 8/10/2003).