Varie, 5 marzo 2002
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Matvejevic Predrag
• Mostar (Bosnia) 7 ottobre 1932. Scrittore • «Nato a Mostar, da padre russo e madre croata della Bosnia-Erzegovina. Professore all’Università di Zagabria e poi alla Sorbona a Parigi, oggi insegna Letterature slave alla Sapienza di Roma. Cittadino italiano, ha un passaporto croato e uno bosniaco, ha vissuto molti anni a Parigi. [...] ”Mio padre è nato a Odessa, città dove vivevano più di un 15 per cento di ebrei, tutti sterminati. Io nacqui nell’ex Yugoslavia e vivevo a Zagabria, dove gli ustascha hanno sterminato nel campo di Yasenovac quasi tutti gli ebrei della Croazia. [...] Il romanzo non è riuscito a trovare nuove forme. Solo pochissimi talenti riescono a ritrovarsi in un archivio di vecchi procedimenti. Il ”nouveau roman’ è stato uno smacco. Siamo tutti un po’ imitatori della letteratura di una volta. [...] Ho iniziato sul solco del Formalismo russo a cui apparteneva mio zio Vladimir, ucciso in un gulag. Ora mi trovo in una specie di ”geopoetica’: si parla di geopolitica, perché non parlere di geopoetica? Di questo parlano i miei libri: Il breviario mediterraneo, L’altra Venezia [...] Stento a ritrovarmi in questo vasto campo, finora poco arato [...] Nella mia vita ho passato molto tempo senza scrivere, per difendere gli ”offesi e umiliati’. A volte lo rimpiango. Ma forse senza questo non sarei stato quello che sono e non avrei scritto quello che sto scrivendo”» (Alain Elkann, ”La Stampa” 1/2/2004).