Varie, 5 marzo 2002
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Mccain John
• Canale di Panama (su una nave ospedale) 29 agosto 1936. Politico. Nel 2008 candidato repubblicano alla Casa Bianca (sconfitto da Barack Obama). Nel 2000 contese a George W. Bush la nomination repubblicana • «Famiglia di militari: suo padre e suo nonno, infatti, sono stati entrambi ammiragli a quattro stelle, cioè il massimo grado possibile nella Marina americana. John aveva seguito la tradizione frequentando l’Accademia Navale, dove aveva ottenuto i gradi di ufficiale, ma era arrivato tra gli ultimi della sua classe per motivi disciplinari. Nonostante suo padre fosse il comandante della flotta del Pacifico, o forse proprio per questo, finì a combattere in Vietnam come pilota di aerei, Nel 1967 fu abbattuto durante una missione sopra Hanoi, e rimase prigioniero per 5 anni e mezzo. Tornato negli Usa, aveva scoperto la sua nuova vocazione nella politica. Nel 1982 era stato eletto come deputato dell’Arizona, e poi nel 1986 come senatore, prendendo il posto dell’ex candidato presidenziale ultraconservatore Barry Goldwater. Appartiene al Partito repubblicano, ma è famoso per aver sempre preso posizioni indipendenti. Nel 2000 si era candidato alla Casa Bianca, puntando sull’immediatezza del suo messaggio, e aveva clamorosamente battuto George Bush nelle primarie del New Hampshire. Il partito, però, aveva fatto quadrato intorno al suo candidato preferito, costringendo McCain al ritiro dopo una serie di sconfitte nel Sud» (’La Stampa” 13/6/2004). «Durante le elezioni del 2000 [...] amava paragonarsi al protagonista di Guerre Stellari, per colorare la sua sfida improbabile contro George Bush, figlio prediletto del Partito repubblicano. John Kerry, candidato democratico e veterano del Vietnam come lui, gli ha offerto la possibilità di prendersi la rivincita [...] presentandosi come vice presidente, ma stavolta l’ex ufficiale di Marina ha preferito il ruolo del soldato leale» (Paolo Mastrolilli, ”La Stampa” 13/2/2004). «Lo chiamavano John McNasty, John il cattivo, o anche John Wayne McCain, perché voleva fare a pugni con tutti. A 25 anni, pecora grigia in una famiglia con molte medaglie (padre ammiraglio, nonno sepolto ad Arlington) era un mediocre cadetto dell’Accademia Navale: soprannominato White Tornado per i capelli precocemente bianchi, guidava (male) gli aerei da caccia: ne perse uno nel Golfo del Messico, con un altro, durante un’esercitazione in Spagna, tranciò i fili dell’alta tensione rischiando una strage. Poi venne la guerra del Vietnam: durante la 23esima missione, il suo A-4 fu abbattuto sopra Hanoi.. Si salvò con il paracadute: una gamba rotta, una spalla ridotta in pezzi dal calcio di un fucile vietnamita. Da quel 26 ottobre 1967, per sei anni, McCain soggiornò all’’Hilton di Hanoi”, in una cella di tre metri per due. Per i vietnamiti era il ”principe”, il figlio dell’Ammiraglio: nel 1968, per propaganda, gli proposero la libertà. Rifiutò perché 100 commilitoni, catturati prima di lui, avevano più diritto di tornare. Dopo, fu ancora più dura: gli ruppero i denti, gli legarono per settimane le braccia dietro le spalle, una guardia lo bloccò mentre stava per impiccarsi, quasi morì di dissenteria. Seppe dello sbarco sulla luna con due anni di ritardo. Tornò a casa nel 1973. Da allora, la sua vita non è stata migliore di molte altre: ha tradito la moglie, rimasta gravemente ferita in un incidente d’auto mentre lui era in Vietnam, ha sposato la figlia di un distributore di birra dell’Arizona, è stato per vent’anni senatore. [...]» (M. Fa., ”Sette” n. 7/2000).