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 2002  marzo 05 Martedì calendario

MERLONI

MERLONI Vittorio Fabriano (Ancona) 30 aprile 1933. Industriale. Degli elettrodomestici da 3.100 miliardi di fatturato, l’80% realizzato all’estero. Presidente di Fineldo, la holding di famiglia che controlla quella che è la terza società europea nel settore degli elettrodomestici. Cavaliere del Lavoro ha cominciato nel 1975 fino al 1984, è stato Presidente di Confindustria. Controlla altre società del gruppo come la Mpe, Merloni Progetti nel settore energia, Cofiri, Panini, Benelli e Cinecittà nell’entertainment e nel settore finanza Cai e Faber Factor, la società che scontò alla Lazio fatture per 38 milioni di euro. Ha fatto parte del Board of Directors of the Associates dell’Harvard Business School di Boston. Da luglio 2001 Presidente di Assonime. «’Nel 1975 eravamo i più piccoli di tutti [...] La Candy era più grande di noi, anche la Ignis di Borghi era di un’altra taglia. Per non parlare di Indesit o della Zanussi, che era la numero uno”. [...] nasceva a Fabriano, nel cuore delle Marche, la Merloni Elettrodomestici, ribattezzata [...] Indesit Company. Da allora ne è stata fatta di strada: 160 milioni di elettrodomestici prodotti in tre decenni; la terza posizione nell’hit-parade di settore, spalla a spalla con i primi due; lo sbarco in Cina e la prospettiva di rafforzarsi ancora di più in Asia. [...] ”Secondo uno studio americano reso noto dall’Aidaf, l’associazione delle aziende familiari italiane, le family public company sono gestite con grande attenzione alla continuità dell’impresa. Questo vuol dire che magari si sacrifica la redditività dell’oggi per essere più competitivi domani. Insomma, non c’è l´ossessione per la semestrale ma un grande impegno nella costruzione del futuro, per il rispetto dell’ambiente, per un buon rapporto con la comunità locale dove risiede l’impresa. Tutti fattori che si traducono in una maggiore affidabilità [...] Indesit è il più internazionale dei nostri marchi, quello più conosciuto nel mondo. Company perché sottolinea la scelta di mantenere un’organizzazione unica e veloce. E poi c’è il nuovo simbolo del girasole a cui sono affezionato perché esprime colore e giovinezza. Senza dimenticare che non c’era un marchio Merloni, noi non vendevamo elettrodomestici a marchio Merloni [...] siamo stati sempre in attivo, con alti e bassi ma sempre in attivo. Certo, i nostri dividendi sono contenuti ma abbiamo sempre reinvestito l’85% del cash-flow e questo costituisce una garanzia di solidità. [...] Storicamente ogni dieci anni abbiamo avuto un periodo di difficoltà legato ad un cambio di prospettiva. Fra il ’75 e l’85 ad esempio, abbiamo conquistato la leadership in Italia. Il secondo è stato il passaggio del testimone da un amministratore delegato all’altro. In entrambi casi si tratta di ottimi manager però con stili di comando diversi e quindi un assestamento è naturale [...] Siamo sbarcati in Europa. Una tappa fondamentale è stata l’acquisizione nel 1987 di Indesit che era già presente in Gran Bretagna e in Francia. Fu un buon affare: pagammo 50 miliardi rilevando Indesit che era in legge Prodi. Ma di acquisizioni [...] ne abbiamo fatte [...] dalla Philco in Italia alla Fabrica Portugal in Portogallo dalla Stinol in Russia alla Hotpoint in Gran Bretagna [...] abbiamo investito molto sui marchi e sui mercati. I fatti dimostrano che è stata una scelta giusta [...] Mio figlio Andrea ha lavorato con grande impegno per rilanciare la Benelli ma probabilmente le dimensioni dell´azienda erano troppo modeste per consentirle di stare da sola sul mercato. Ecco perché, d’accordo con il sindacato e con gli enti locali abbiamo trovato un compratore cinese [...]”» (Giorgio Lonardi, ”la Repubblica” 14/10/2005).