Varie, 5 marzo 2002
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Michael George
• (Georgios Kyriacos Panayiotou) Watford (Gran Bretagna) 26 giugno 1963. Cantante • «[...] il figlio del cameriere greco che ha venduto ottantacinque milioni di dischi e guadagnato in un paio di decenni almeno 90 milioni di euro. [...] Andrew Ridgeley, l’altra metà degli Wham!. Il suo compagno di scuola che gli faceva da chitarrista quando avevano vent’anni, ai tempi di Bad Boys, Club Tropicana, Wake Me Up Before You Go Go, Freedom, Last Christmas/Everything She Wants [...] era scomparso dalle scene [...] quando gli Wham! si divisero e George cominciò la sua nuova (e fortunata) vita da solista. [...] per lui il tunnel è cominciato nel 1993, quando l’Aids uccise il suo compagno di allora Anselmo Feleppa. Poi una causa con la Sony che gli costò quattro milioni di sterline e tre anni di carriera. Nel 1998 era già allo sbando. Arrestato nei bagni pubblici di Los Angeles per ”condotta oscena”: aveva fatto una proposta a un poliziotto in borghese. I giornali popolari si lanciarono sulla notizia, anche perché era la prima volta che il divo doveva ammettere pubblicamente di essere gay. Lui rispose scrivendo la canzone Outside. Cominciò a fumare marijuana ”come fossero sigarette normali” per cercare di anestetizzare la tristezza dopo la morte della madre. [...] Un amico ha detto che il problema vero è che ”George si annoia di tutto, fuma troppe canne e guarda troppa televisione durante il giorno”. [...]» (Guido Santevecchi, ”Corriere della Sera” 20/4/2006). «Sono passati lustri da quando eccitava stadi pieni di ragazzine urlanti (che non sospettavano della sua omosessualità) semplicemente facendo scivolare da dosso con finta noncuranza il giubbotto di pelle, rivelando la spalla nuda. Oggi è un caso controverso, una scomoda rockstar sorprendentemente lucida e responsabile, perfettamente consapevole del suo ruolo e delle sue prerogative, e in lotta contro il mondo, sia esso rappresentato dalle major discografiche (’Oggi contano solo sulla distribuzione, il disco l´ho fatto per conto mio e mio rimarrà”), dai pregiudizi (’mi dispiace solo di aver rivelato troppo tardi la mia omosessualità”), o da Blair e i guerrafondai del mondo. [...] quel maledetto 8 aprile del 1998 in cui un poliziotto si finse compiacente per coglierlo in flagranza di atti osceni in un gabinetto pubblico di Beverly Hills. passato attraverso il dolore della perdita, della madre e del fidanzato Anselmo Feleppa. [...] So quanta gente vorrebbe che facessi concerti, e credo di essere anche bravo, ma mi spaventa tutto quello che comporta andare in tour. [...] Ho comprato il piano di John Lennon. [...] Oggi siamo in piena sottocultura, il mainstream del pop è tutto sull´intrattenimento familiare, e sfortunatamente la generazione di oggi è cresciuta su questo, e invece la mia generazione e anche quelle prima di me hanno vissuto un momento fantastico, quando la cultura musicale ha avuto un incredibile effetto liberatorio sulla società. Sento la perdita di questo entusiasmo”. [...]» (Gino Castaldo, ”la Repubblica” 18/3/2004). «[...] ragazzino dei sobborghi di Hertfordshire - ”Infanzia povera, adolescenza borghese” [...] l´incontro con Andrew Ridgeley e l´affermazione degli Wham!, dal contratto con la Sony allo scioglimento del gruppo, dal successo negli Usa alla causa con la Sony, al silenzio di anni. [...] la fase della carriera più difficile? ”Il periodo di Faith in America, un successo e una popolarità incredibili, ovunque il delirio. La politica della Sony era una promozione continua in tutto il paese. E se da ragazzino sognavo di emergere, allora capii invece che come celebrità ero pessimo: nei video e in pubblico sembravo energico e felice, ma dentro di me provavo un disagio pazzesco. [...] Per questo decisi di cambiare il contratto con la Sony - lo avevo firmato quando ero troppo ingenuo per pensare al futuro - ma finimmo in tribunale” [...]» (Maria Pia Fusco, ”la Repubblica” 1/3/2005).