Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 05 Martedì calendario

MILANI

MILANI Tahmineh Tabriz (Iran) 1960. Una delle registe iraniane più conosciute, ha scritto e diretto film come The legend of a sigh (1991), What else is new? (1992) e Two women (1999), e ha sempre avuto una ferma posizione femminista sia nelle sue opere che nelle apparizioni pubbliche. Fu arrestata per ordine del Consiglio Rivoluzionario dell’Iran e successivamente rilasciata su cauzione mentre stava promuovendo il fim The hidden half, di cui è autrice e regista, ambientato nel periodo immediatamente successivo alla rivoluzione islamica del 1979. Le lotte intestine del suo paese raccontate nel film sono state giudicate ”come tentativo di armare una guerra contro Dio” e come ”tentativo di usare l’arte in senso controrivoluzionario per appoggiare la lotta armata dei gruppi di opposizione”. Ora che la data del processo si avvicina, un nutrito gruppo di intellettuali ha firmato documenti e dichiarazioni di solidarietà con la Milani. La Facets Multimedia di Chicago ha presentato un documento di solidarietà firmato da registi di tutto il mondo, come Jonathan Demme, Spike Lee, Oliver Stone, John Boorman, Jamsheed Akrami, Hisham Bizri. Il documento è stato inoltrato all’Ayatollah Khamenei, la massima autorità religiosa del’Iran, al presidente Mohammad Khatami, a Mahmoud Hashemi Shahrudi, capo dell’ordinamento giudiziario, e a Masjed Jamee, Ministro della Cultura. Altri firmatari del documento: Peter Bogdanovich, Faye Dunaway, Sean Penn, Paul Schrader, Peter Sellars, Francis Ford Coppola, Anif Kureishi, Ang Lee, Martin Scorsese, Steven Soderbergh.