Varie, 5 marzo 2002
MIRIGLIANI Enzo
MIRIGLIANI Enzo Santa Caterina sullo Ionio (Cosenza) 22 aprile 1917, Roma 26 settembre 2011. Patron del concorso “Miss Italia” • «Chi più di lui ha dato lustro e lustrini alla nazione, chi più di lui ha contribuito alla diffusione della cultura delle sgallettate? [...] capelli tintissimi, occhi professionalmente impudichi [...] è un’istituzione vivente dell’Italia repubblicana, dal 1959 deus ex machina di Miss Italia [...]» (Aldo Grasso, “Sette” n. 36/2001) • «Lo hanno definito “un’istituzione della Repubblica” e lui, Enzo Mirigliani [...] sorride sempre quando glielo ricordi. Non è che gli faccia tutto questo piacere. Ha attraversato il Novecento ma preferisce non ricordarlo. Terzo di sei fratelli, è nato a Santa Caterina sullo Ionio e a 17 anni si è arruolato volontario nell’Esercito dove è rimasto fino al 1952: “A El Alamein ho visto Rommel dare l’ordine di attacco, poi il Reggimento si è sfaldato”. Comunque meglio parlare delle sue ragazze. Le chiama tutte così anche quelle che ormai hanno i capelli bianchi e da un pezzo come Lucia Bosè [...] L’incontro tra il patron e Berlusconi [...] Era il 2 settembre del 1979 e il titolo veniva assegnato alla Bussola di Focette. La sera prima Mirigliani ricevette una telefonata: “Era Silvio, mi chiese se poteva portare la sua televisione, Tele Milano, per riprendere la finale. Io gli dissi “è il benvenuto’”. E la tv dopo 40 anni arrivò a miss Italia. “Il giorno dopo aspetto i suoi cameramen e invece arriva lui in maglietta bianca e jeans; si chiude nella stanza della regia e dirige le riprese. Con lui aveva i suoi due figli, Piersilvio e Marina, allora dei ragazzini e dopo ogni ripresa mi chiamava per sapere se secondo me andava bene”. Quell’anno in giuria ci sono Delia Scala, Don Lurio e Franco Califano. Il viaggio nella memoria di Mirigliani disegna un pezzo della storia del costume. “E’ un fatto sociale”, scriveva Orio Vergani. “E’ la gara di bellezza che più ha inciso nella storia del nostro costume”, secondo Gaetano Afeltra. E sarebbe un viaggio nell’Italia segreta se non fosse che il patron ha sempre saputo conservare gelosamente i nomi dei “raccomandatori” eccellenti e le confidenze ricevute. E quante ne avrà avute anche da Vittoria Leone che spesso lo accompagnava come madrina in giro per l’Italia a cercare “La sartina d’Italia”. “Forse la mia più bella invenzione. Durante gli spettacoli, ragazze di tutta Italia confezionavano abiti con la macchina per cucire davanti a famose sarte, come Biki e Marucelli, presentate da Nunzio Filogamo, Mike Bongiorno, Corrado”. Il mito della ragazza della porta accanto. [...] sua moglie Rosy Ragno sposata nel 1947: “Sono stata gelosissima di lui. Non ha mai voluto essere controllato. Mi diceva: ‘Non devi essere gelosa altrimenti ti rovini la vita?’. E per un periodo me la sono rovinata. C’è stata una miss di cui sono stata particolarmente gelosa. La mia casa era aperta fino a metà degli Anni 80, poi ho chiuso la porta”. Lui assicura di non saperne niente. Ma non si arrabbia. Perché le sue furie le ha sempre riservate solo a chi gli tocca il concorso. Ha rotto con Dino Risi, il suo miglior amico, quando fece un film su miss Italia che secondo lui sfregiava la sua creatura. [...] tra le 48 reginette elette la preferita da Mirigliani è sicuramente Mirka Viola, detronizzata perché sposata. Anche se nel suo cuore un posto speciale spetta a Pina Siracusa, miss nell’anno dell’incoronazione della Colombari, il 1991, che rivelò di essere stata violentata tre anni prima da un branco di 15 ragazzi. Per lei il titolo di “miss coraggio”. [...]» (Maria Corbi, “La Stampa” 6/4/2007).