Varie, 5 marzo 2002
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Montgomery Tim
• Gaffney (Stati Uniti) 28 gennaio 1975. Sprinter. Con la 4x100 fu argento olimpico nel ”96 e oro nel 2000, iridato nel ”99 e 2001. Nei 100 ai Mondiali fu bronzo ”97 e argento 2001. Nel dicembre 2005 il Tas lo squalificò per due anni, a partire dal 6 giugno 2004, cancellando i risultati ottenuti dopo il 31 marzo 2001 tra cui il record mondiale (9’78) del 2002. Condannato a nove anni per due condanne: incasso di assegni falsi (46 mesi), possesso e spaccio di eroina (5 anni), dovrà restare in prigione fino al 6 gennaio 2016 • «Lo sprinter della porta accanto: timido, modesto, sempre sottotraccia. L’esatto contrario dell’eclatante Maurice Greene, o dell’esorbitante Carl Lewis, o del madornale (in tutti i sensi) Ben Johnson. Se ti sfiora nemmeno te ne accorgi: gli occhi bassi, l’espressione di uno che sembra sempre sul punto di scoppiare in un pianto dirotto. Eppure - lo ha dichiarato, infiammato dalla rabbia, anche Maurice Greene – ”un giorno magico può capitare a tutti”. Magico, straordinario, forse irripetibile: il giorno in cui tutto funziona e niente è fuori posto. A Tim Montgomery è capitato: ora è lui, lo sprinter della porta accanto, il primatista mondiale dei 100 metri. […] amico di tutti, nel circus dell’atletica: anche di Greene, nonostante Maurice - è umano - abbia avuto una reazione acida all’impresa del connazionale. […] E dire che pochi, forse, avrebbero scommesso su Tim: non perché sia scarso, anzi. Tecnicamente, quando vuole, sa essere forse meglio di Greene. Nel 2001, non è un caso, arrivò secondo alle spalle di Maurice ai Mondiali di Edmonton: a parte due ori iridati in staffetta, il suo miglior risultato individuale» (Claudio Colombo, ”Corriere della Sera” 15/9/2002). «Sembra che ricevesse ogni settimana da Victor Conte, fondatore della Balco, dosi di ormone della crescita e di una sostanza chiamata ”he clear”, che secondo l’atleta non era illegale. L’avrebbe usata quattro volte al mese per otto mesi, fino al 2001. [...] andò a San Francisco, alla Balco, e incontrò Conte. Insieme decisero di seguire un programma che doveva portare l’atleta al record del mondo. Si chiamava ”Project World Record”, e prevedeva il contributo di Charlie Francis, canadese, ex allenatore di Ben Johnson e di Milos Sarcev, serbo, ex campione di body building. Conte iniziò a dare a Montgomery il prodotto ”the clear”, delle gocce sublinguali e iniezioni di ormone della crescita. Quattro fiale al mese. A Montgomery venne anche fornita epo e insulina, ma lui era preoccupato delle conseguenze. ”Sapevo di rischiare trombosi e diabete”. Quando le gare erano all’estero, fuori dagli Stati Uniti, Conte inviava le droghe sotto il falso nome di Vince Reed e in una confezione di un medicinale che aiutava la digestione. ”Conte non mi chiese di pagarlo, ma di aiutarlo a sponsorizzare lo Zma, un altro suo prodotto, dovevo andare ai congressi e parlarne”. Con ”the clear” però le prestazioni di Montgomery non migliorarono e Conte cominciò a chiedere soldi. ”Pretendeva da me 25 mila dollari”» (Emanuela Audisio, ”la Repubblica” 25/6/2004).