Varie, 5 marzo 2002
Tags : Vladimiro Montesinos
Montesinos Vladimiro
• Arequipa (Perù) 20 maggio 1945 • «Potentissimo capo dei servizi segreti in Perù durante il governo di Alberto Fujimori, dal 1990 al 2000. Catturato in Venezuela nel giugno del 2001 [...] Il ”Rasputin di Lima”, come era soprannominato, è accusato di una cinquantina di reati, tra cui corruzione, omicidio, traffico di armi e droga, riciclaggio. E’ il risultato di dieci anni di potere assoluto in Perù, con Montesinos – di cui i peruviani a malapena conoscevano il volto – ben nascosto dietro la figura presidenziale di Fujimori, che aveva bisogno del suo braccio destro per i lavori sporchi e per controllare, oltre al potere politico, anche quello giudiziario e dei mass media. [...] Per ritardare i processi, ha sostenuto di essere depresso, schizofrenico e di vedere ragni che camminano nella sua cella durante la notte. [...] Ha trascinato nella polvere, oltre a Fujimori, centinaia di politici, giudici e imprenditori che hanno avuto un ruolo nella tela di malaffare e corruzione in Perù. Il grosso delle prove è contenuto nei famosi ”vladivideos”, gli oltre duemila videotape che aveva fatto girare di nascosto nel suo ufficio, mentre tramava e corrompeva mezzo Perù. Fu proprio la prima di queste cassette, dove si vedeva Montesinos allungare un pacco di dollari a un deputato dell’opposizione, che portò alla fuga e alle dimissioni via fax di Fujimori. In Perù, c’è chi giura che il grande imputato non ha ancora esaurito tutte le armi di ricatto a sua disposizione e che altri segreti potrebbero influenzare, a tempo debito, i processi. Alla fine, qualcuno pensa, potrebbe cavarsela con pochi anni di galera e tornare a minacciare l’élite peruviana» (Rocco Cotroneo, ”Corriere della Sera” 19/2/2003).