5 marzo 2002
MUSOTTO Francesco
MUSOTTO Francesco. Nato a Palermo il primo febbraio 1947. Politico. Papà Giovanni penalista di grido e docente universitario; mamma Rosanna Piazza, nota pittrice; il nonno materno Libero, clinico di fama, quello paterno alto commissario per la Sicilia agli inizi della Repubblica. Stirpe socialista, a trent’anni siede già sui banchi dell’Assemblea regionale. Quando cade la prima Repubblica, passa a Forza Italia: presidente della Provincia nel giugno del ’94, con 320mila preferenze. Viene arrestato l’8 novembre del 1995. Molti pentiti lo accusano di aver fatto favori alle cosche mafiose (c’è chi dice avrebbe ospitato il boss Leoluca Bagarella). Il 12 marzo 1996 il tribunale del riesame ordina il suo rilascio. Il processo durerà un anno e 10 mesi, il 4 aprile 1998 la sentenza: assolto. «Io mi considero vittima della mafia, non della procura. Sono vittima di un boccono avvelenato che i pentiti hanno regalato a Caselli. Volevano farmi fuori politicamente. Perché alla Provincia avevo rotto tutti gli equilibri sugli appalti, avevo scombussolato i vecchi accordi fra le imprese.... [...]» (Claudio Fava, ”Sette” n.15/1998). «Era l’eroe della lotta alle toghe rosse. Arrestato per mafia, da presidente della Provincia di Palermo, e assolto fino in Cassazione. Sul palco del congresso azzurro di Milano, Berlusconi aveva sollevato la sua mano in segno di vittoria. Rieletto presidente della Provincia, alle europee aveva surclassato persino Dell’Utri. [...]» (’Il Foglio”, 22/11/2001).