Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 05 Martedì calendario

NEFFA

NEFFA (Giovanni Pellino) Scafati (Salerno) 7 ottobre 1967. Cantante • «Partito dall’hip hop duro negli anni Novanta è diventato oggi un curioso sex symbol che propone canzoni sempre più sentimentali e ipnotiche a cavallo fra pop e canzone d’autore [...] ”Io evito suoni di computer. Uso solo strumenti veri. Quando sento i campionatori mi sembra di ascoltare musica surgelata [...] Si diventa cantanti soprattutto per rimorchiare. E io fino al 1987 alle feste ero solo quello che cambiava i dischi. E adesso recupero [...] L’amore si può vivere a due, ma anche in una dimensione più allargata. La solitudine è l’ultima spiaggia cui ci porta un sistema sociale che ci conduce all’eterna insoddisfazione [...] Ulisse? Era un uomo troppo tecnologico, condannato dalla voglia di scoprire cose nuove, a trascurare quelli che sono gli elementi antropologici essenziali, la procreazione, il nucleo familiare, la tribù. Per anni l’ho considerato un figo, poi l’ho considerato da un punto di vista opposto. Siamo sicuri che privilegiare la conoscenza sia tutto?”» (Mario Luzzatto Fegiz, ”Corriere della Sera” 1/10/2003). «’Dal reggae al soul, dal funky al blues sino al rock o alle tammurriate napoletane, mi piace tutto. [...] All’inizio della carriera ero dentro al rap e lo sanno tutti, ma adesso ho preso una decisione che la gente che sa scrivere chiama ”scelta di campo”. Mi piace la musica, tutta, e non vedo perché non la possa interpretare a modo mio” [...] Lo abbiamo conosciuto con i capelli cortissimi e adesso assomiglia al leader degli Oasis. ”Mi ero stufato dei capelli corti e li ho fatti crescere. Tutto qui. Nessuna ricerca stilista tanto per intenderci [...] Sono sempre stato un grande appassionato di telescopi e stelle, galassie e quant’altro. Ancor più di me ama le stelle mio fratello che mi ha avvicinato al cielo. Tutto qui”» (Luca Dondoni, ”La Stampa” 1/10/2003). «Alle superiori mi chiamavano Jeff e il soprannome presto si trasformò in Neffa, come il calciatore paraguaiano della Cremonese. Se esordissi oggi userei il mio nome e cognome, Giovanni Pellino, ma ormai mi ci sono affezionato. [...] Amo la musica più della vita. A 15 anni ho fatto il mio primo concerto: ero con la cover band di mio fratello Gaetano e rifacevamo i successi di Clapton, Lou Reed, Pino Daniele... Lui mi disse che ero stonato e mi mise alla batteria. Dieci anni così, quindi la svolta verso l’hard core scoperto nella Bologna anni Ottanta: con i Negazione abbiamo girato l’Europa e avevamo pubblico anche negli Usa. Poi l’hip hop con gli Isola Posse, i Sangue Misto e nel ”96 Neffa e i Messaggeri della Dopa. [...] Ho sempre fatto lavori saltuari ma mi ero posto un limite: fino ai 30 anni ci provo e inseguo il sogno. I primi soldi li ho visti con i Sangue Misto. [...] Scrivo molto di non amore perché preferisco il sale al miele. [...] Non sono un superlettore, preferisco La Settimana Enigmistica alla quale rivolgo un appello: smettano di usare la parola "negro" per indicare le persone di colore» (Andrea Laffranchi, ”Corriere della Sera” 1/3/2004).