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 2002  marzo 05 Martedì calendario

Netzer Gunter

• . Nato a Moenchengladbach (Germania) il 14 settembre 1944. Ex calciatore. Secondo nella classifica del ”Pallone d’Oro” 1972 dietro Franz Beckenbauer, a pari merito con Gerd Mueller; quarto nel 1971 dietro Johan Cruyff, Sandro Mazzola e Geoge Best. Centrocampista atletico ed elegante, gioca per dieci anni nel Borussia, vincendo due campionati (1970, 1971). Nel 1972 vince l’Europeo con la Germania. Poi si trasferisce al Real Madrid: conquista due scudetti ( 1975, 1976). Chiude col Grasshoppers, nel ’ 78. In nazionale gioca 36 partite. Un rapporto segnato dal braccio di ferro perso con Beckenbauer: nel Mondiale 1974, vinto dai tedeschi in casa, è costretto a fare la comparsa. Chiusa la carriera di calciatore ha fato il dirigente dell’Amburgo prima di costruirsi una solida posizione di manager nel settore dei diritti pubblicitari e tivù, e di diventare il più autorevole commentatore televisivo tedesco. «L’ex cervello e motore del Borussia Moenchengladbach, il centrocampista dalla zazzera bionda e dall’infallibile lancio di settanta metri, che il 20 ottobre del 1971, ottavi di Coppa dei Campioni, segnò uno dei sette gol all’Inter nella famosa ”partita della lattina” [...] Due carriere a lungo parallele, quelle di Netzer e del Kaiser Beckenbauer. Più anziano di quasi un anno il primo è rimasto nella storia del calcio tedesco per la sua galoppata elegante, la tecnica raffinata, la visione di gioco che ne facevano il regista per antonomasia della Germania dei primi anni Settanta. Fuori del campo, poi, era diventato famoso per le sue presunte simpatie politiche di sinistra ed alcuni altrettanto presunti atteggiamenti intellettuali e da ribelle, nei quali egli non s’era mai riconosciuto. In realtà, ai tempi della ”partita della lattina”, era soprattutto il re godereccio della sconosciuta città di Moenchenglabach, presso Düsseldorf, che il boom tedesco aveva fatto ricca. Un re che guidava, ostentandola, una Ferrari ed era padrone di una discoteca di grido. Borussia Moenchengladbach e Bayern Monaco, allora, si contendevano la leadership del calcio tedesco ed europeo. Due acerrimi rivali. Come i loro simboli, Netzer e Beckenbauer, che ne erano i capitani. In nazionale vinsero insieme il titolo europeo, nel 1972, in Belgio. Ma le cronache dei trionfali mondiali della Germania nel 1974 in Patria, riportarono che Kaiser Franz, da capitano ed alla testa del clan del Bayern, aveva imposto al c. t. Helmut Schoen di preferire Wolfgang Overath, che giocava nel Colonia, a Netzer. Che disputò soltanto 22 minuti di un’unica partita: quella della storica sconfitta contro la DDR per 0- 1 ad Amburgo. Una specie di congiura di palazzo che, almeno nella sostanza, forse avvenne davvero, ma che i due ( soprattutto loro) hanno sempre negato. Un fatto è però incontrovertibile: ai mondiali del 1974 Günter Netzer era giunto come giocatore del Real Madrid, dove era approdato da un anno. E storicamente incontrovertibile è anche che fu Netzer, ormai general manager dell’Amburgo, dopo aver concluso la sua carriera di giocatore nel 1978 ai Grassopphers di Zurigo, a chiamare in squadra il ”nemico bavarese” Franz Beckenbauer. I due vinsero insieme, nel 1982, il titolo tedesco. Da allora i percorsi professionali e le vite private dei due rivali non si sono praticamente più incrociati. Mentre Beckenbauer continuava a trionfare con il calcio in campo, da allenatore, commissario tecnico e presidente, Netzer si costruiva una solida carriera di manager nel lucroso settore dei diritti sportivi con il gruppo svizzero CWL. Ma, soprattutto, assurgeva al ruolo di commentatore principe ed indiscusso del calcio tedesco: dai teleschermi del 1 canale pubblico ARD e dalle colonne del settimanale Sport Bild» (Marco Degli Innocenti, ”La Gazzetta dello Sport” 10/10/2002).