Varie, 5 marzo 2002
NICHETTI
NICHETTI Maurizio Milano 8 maggio 1948. Attore. Regista. «Mimo, attore, regista televisivo e cinematografico, direttore di opere liriche e di festival, cartoonist e creatore di spot pubblicitari. [...] attraversa i territori dell’immaginario collettivo con passo leggero e sguardo innocente. [...] ”Il mio cinema ha sempre a che fare con i sentimenti. Non sono un cattolico praticante, ma collaboro spesso con istituzioni legate al mondo cattolico e realizzo film che non mi vergogno di mostrare ai miei figli. Affronto spesso temi seri e drammatici, mai però con aggressività e sono sempre rispettoso dell’audience infantile. Il pubblico delle famiglie è quello che mi sta a cuore.[...] Io non ha mai smesso di cercare questo spazio, ma è sempre più difficile. Per avere successo gli audiovisivi devono urlare, scandalizzare, non certo sussurrare. Io preferisco rischiare l’insuccesso che inseguire le mode del momento. Chi però come me si tiene alla larga dalle provocazione, paga in termini di censura di mercato. Oggi o fai come Tarantino che sbudella tutti i suoi personaggi oppure sei costretto a ripiegare su edulcorate e stucchevoli serie televisive. Non ci lasciano più fare film come Stefano Quantestorie e Volere volare perché non sono pellicole per un pubblico da prima serata e neppure per cinefili in cerca di emozioni forti. [...] Tutti i mie film sono favole morali, da Domani si balla, che [...] denunciava l’uso terroristico del mezzo televisivo, a Stefano Quantestorie, apologo sulla diversità e la comprensione del diverso, e Volere volare sull’amore tra due persone non omologhe tra loro” [...]» (Alessandra De Luca, ”Avvenire” 12/4/2005).