Varie, 5 marzo 2002
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Nicholson Jack
• Neptune (Stati Uniti) 22 aprile 1937. Attore. Due volte premio Oscar come miglior attore protagonista per i film Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) e Qualcosa di personale (1997), Oscar miglior attore non protagonista per Voglia di tenerezza (1983), in tutto 12 nomination. «’La prima volta che vinsi l’Oscar, me lo aspettavo. Me l’avevano soffiato talmente tante volte che in quell’occasione ero carico, avevo dentro di me la certezza della vittoria”. La sua carriera era iniziata in sordina nel ”58. Per dieci anni lo chiamarono solo per film di serie B, poi arrivò Easy rider con il quale ebbe la sua primissima nomination all’Oscar come attore non protagonista: ”Non ho mai fatto un film pensando al risultato o alla carriera, al futuro. Si dice che il vero scrittore sia quello che scrive un solo libro che nessuno legge e che poi lui stesso brucerà. Ecco il mio approccio al lavoro è più o meno questo”. Una volta si dichiarò convinto che le stelle del cinema rimangono se stesse nonostante la fama. Oggi ne è ancora così sicuro? ”Ho parlato molto di questo argomento con John Huston. Gli dicevo ”guarda io ora mi voglio anche godere la vita, che ne so, imparare le lingue, cucinare, viaggiare’. Rispondeva che invece a lui interessava solo fare cinema. Beh, mi sono reso conto che è così anche per me. Io devo avere i riflettori addosso”. Abbandonato dal padre quando era piccolo, è cresciuto pensando che sua nonna fosse sua madre e sua madre la sorella maggiore. Scoprì la verità soltanto molti anni dopo, grazie a un articolo apparso su ”Time”. Per 17 anni è stato fidanzato con Angelica Huston, ha poi sposato la modella e attrice Rebecca Broussard dalla quale ha avuto due bambini, Lorraine e Ray. Ha anche altri due figli, più grandi. Ora è fidanzato con Lara Flynn Boyle. Ha una carica sessuale notevolissima: ”Il sesso è un modo di comunicare, è parte della società. I miei personaggi hanno sempre un certo sex appeal. La gente ama le scene di sesso e le ricorda. Pensate a Il postino suona sempre due volte. Tutto era sesso e oscurità. Da quel momento sono diventato l’attore con la grande carica sessuale”. Sesso e amore, gli argomenti che apprezza di più. ”Tutto ciò che conta nella vita ha a che fare con l’amore. Oggi comunque ho imparato a stare bene anche da solo. Lo considero un lusso”» (Maria Ortega, ”La Stampa” 12/2/2003). Secondo il tabloid scandalistico ”Star” è un gran consumatore di Viagra, che fa comprare dalla fidanzata Lara Flynn Boyle (’la Repubblica” 5/2/2001). «Cosa fa un grande star quando supera i 65 anni? Se è una signora, o si è già ritirata da venti, oppure, se s’incaponisce col cinema, viene ambita per i film horror, in particine di pazza assassina spesso antropofaga o spaventoso morto vivente. Se è un uomo, dipende: nel caso non si rassegni, si rifà tutto e pretende e ottiene ruoli di seduttore maturo ma fortunato, come capitò a William Holden e a Paul Newman. Nel caso sia furbo come Jack Nicholson, rinuncia alle donne (solo sullo schermo, naturalmente), e trova quanti personaggi vuole di pensionato: drammatico, comico, melenso, commovente, tanto si sa che la terza età soprattutto femminile è quasi più cinefila degli adolescenti, e pur essendo appassionata di Leonardo Di Caprio e persino di Richard Gere, non disdegna storie di anziani, purché maschi. […] Rispetto a tanti suoi coetanei, non ha solo la vita bella delle star miliardarie, ma tuttora ha l’aria di godersela senza ritegno, possedendo anche una voce meravigliosa, calda e profonda, che gli consente di accecare e affascinare compagne sui trent’anni con facile ricambio. Barbetta e baffi grigi, capelli lunghi e radi, occhiali neri, sigaro tra le dita […] ”Continuo a lavorare, ma siccome non è facile lavorare a Hollywood neppure se sei giovane, ho imparato a non adagiarmi mai su un ruolo, ad accettare grandi film e piccoli film, a lavorare con maestri del cinema e registi sconosciuti, a divertire, commuovere, spaventare, stupire”» (Natalia Aspesi, ”la Repubblica” 23/5/2002). «A 65 anni è lo stesso grande attore di sempre […] Ma è anche un uomo assolutamente diverso: ”Ci sono molte cose sceme che non posso più fare” confessa ”come lavorare per 12 o 14 ore al giorno e poi star fuori tutta la notte a far follie e a infilarmi nella vita degli altri. Non ho più le energie per farlo e soprattutto non ho più la stessa libido. C’è stato un tempo in cui ho creduto di non poter dormire se prima non mi fossi concesso un contatto amoroso. Oggi trascorro molto tempo da solo: è diverso, liberatorio, temo solo di cominciare a preferirlo a tutto il resto […] Possiede tre case modeste e accoglienti così vicine da poter passare da una all’altra se ha fame o desidera una sedia più comoda. Possiede una piccola piscina, un piccolo campo da golf. E il suo vicino è Marlon Brando. ”Non lo vedo spesso, però lo sento. Ascolta musica classica a notte fonda e se esco per guardare le stelle posso goderne anch’io. un perfetto vicino di casa”. Sono lontani i tempi dell’infanzia nella casa del New Jersey dov’è stato cresciuto da tre donne: sua madre separata dal marito, sua nonna che gli fece da madre, e sua zia che, come la madre, pretendeva di fargli da sorella. Ha saputo la verità di questi rapporti solo intorno ai trent’anni ma invece di sentirsi ferito ha continuato ad apprezzare la lezione: è bene essere circondati da tante donne. Su questo ha sempre avuto la sua idea: ha dichiarato che tra i 25 e i 38 anni i suoi rapporti con le donne sono stati frutto ”di una spinta ghiandolare e di un irrazionale impulso a continuare la specie”. Nel 1962 sposò l’attrice Sandra Knight: ”Mi sono sposato di venerdì perché mercoledì Sandra me lo aveva chiesto. Non avevo nulla in contrario ma durante la cerimonia confesso che mi dissi: ”Sono molto giovane e tutto questo non significa che non toccherò mai un’altra donna’. umiliante e orribile, lo so, ma ricordo che pensai proprio questo”. Mano a mano che la sua carriera progrediva e la sua vita privata diventava più confusa, un tema è risultato chiaro: dava tutto mentre per sé non teneva niente. Giusto o sbagliato che fosse (ha il suo codice morale come il Vaticano ha la sua forza di polizia) ha amato tutte le sue donne e ancora le ama, dispiacendosi per ogni rottura anche se non si pente interamente per le cose che lui ha fatto per provocarla. Qualche anno più tardi, intrecciò una relazione con Anjelica Houston durata poi per 17 anni. Lei lo lasciò solo quando scoprì che si incontrava con l’attrice Rebecca Broussard, che gli ha poi dato due figli […] Lara Flynn Boyle è ancora nella sua vita, ma lui si rifiuta di chiarire in che tipo di rapporti. ”Negli anni, diverse donne con cui ho vissuto volevano che ci legassimo per sempre ma le ho sempre invitate a cercare qualcosa di meglio. Mi piaceva pensare di non essere legato a niente e nessuno”» (Jeff Giles, ”la Repubblica” 9/12/2002). Tra i suoi film: On the road (Dennis Hopper), Shining (Stanley Kubrick), Professione Reporter (Michelangelo Antonioni), Chinatown (Roman Polanski), L’ultima corvé (Al Ashby).