Varie, 5 marzo 2002
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Nolte Nick
• Omaha (Stati Uniti) 8 febbraio 1940. Attore • «Così si entra nella leggenda. Un giorno, sul set di Agenzia omicidi, lady Katharine Hepburn perse del tutto la pazienza e affrontò il suo irrequieto partner. ”Caro Nick” furono più o meno le sue parole ”mi dicono che lei passi le notti ubriaco fradicio steso su ogni marciapiede della città. Questa storia deve finire”. E lui, serafico: ”Non posso smettere, ho ancora parecchi marciapiedi da visitare” [...] Per almeno cinque anni ha fatto il giro del mondo in completo verde da chirurgo, mise da mattina e da sera, liquidando la cosa con un: ”E’ comodo e sono sempre pronto per il ricovero improvviso” [...] La sua carriera è fatta di luci e tante ombre, di blockbuster come la serie tv vincente che l’ha lanciato Poor man rich man, film come 48 ore, L’olio di Lorenzo, Il principe della maree, Su e giù per Beverly Hills, opere d’autore come New York Stories e Cape Fear di Scorsese, allucinazioni epiche come Addio al re e I guerrieri dell’inferno [...] Le scelte sono state sbagliate, a volte provocatorie. Coem quando rinunciò a Superman perché si rifiutavano di lasciarglielo interpretare come lo vedeva lui, uno schizofrenico [...] Il suo miglior amico è lo scrittore più noir del mondo, James Ellroy [...] ”Recitare non mi interessa, mi interessa essere. E’ la mia catarsi personale. Quel che amo di più è la ricerca che precede un ruolo, investigo come un cronista, come un detective” [...] Condannato a 5 anni con la condizionale e 20000 dollari di penale dopo aver distribuito documenti di leva falsificati al tempo del Vietnam, nel 1962. Gli studios, oggi, per lui, sono il nemico. ”Quelli vogliono fare solo film per il pubblico tra i 12 e i 22 anni. Io che ci sto a fare? Certo, giri cazzate come Inviati molto speciali, passi e ritiri i tuoi 10 milioni di dollari, li sputtani in una casa nuova e in un’altra macchina. Ma poi quel film esce, devi affrontare la stampa, ti fai schifo. Del resto sulla tua tomba non scriveranno ”ha incassato 200 milioni di dollari”, ma, nel caso, ”ha interpretato Fronte del Porto [...] Due o tre anni fa avevo delle crisi di aritmia, il cuore a tratti impazziva. Il medico mi ha detto: ’E’ lo stress, se continui a fare film che non ti piacciono sarà sempre così, anche peggio’. Ho scelto la serenità con meno soldi”» (Piera Detassis, ”Ciak/Celebrity” aprile 1999).