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 2002  marzo 05 Martedì calendario

NOSEDA Gianandrea

NOSEDA Gianandrea Milano 1964. Direttore d’orchestra (all’inizio pianista) • «Un direttore di vivissima energia, entusiasta di conoscere e sperimentare, consapevole che spetta a lui e ai suoi coetanei ”vincere la sfida decisiva, portare la nostra musica, le emozioni, la verità che sa dare a un pubblico più vasto e più giovane. Una responsabilità che sento sulla pelle, come molti colleghi”. Ama dirigere le orchestre giovanili, perché è ”convinto che ogni orchestrale saprà trasmettere agli amici il proprio piacere di suonare, li contagerà”. A San Pietroburgo, dove Valerij Gergiev lo ha chiamato come principale direttore ospite, come a Manchester, dove dirige l’orchestra della BBC, tiene concerti nelle Università, esperienza che intende proporre anche in Italia. [...] ”Bisogna fare le cose che si sentono; se credi in un autore, in un progetto, riesci a coinvolgere molte energie. Fantasia, passione, impegno: in Russia ho imparato che puoi chiedere e ottenere moltissimo, dai musicisti e dal pubblico; però devi chiedere altrettanto a te stesso [...] La BBC ha quattro orchestre, trasmette tutti i loro concerti in diretta radiofonica e molti nei suoi canali tv. Hai l’impressione di un’azienda che difende la musica e di un’orchestra che sente la propria appartenenza a quella azienda. L’Orchestra Rai di Torino è diventata eccellente, è una punta di diamante; non so quanto questa qualità venga compresa e sostenuta. Ma il miglioramento artistico lo percepisci in molte orchestre italiane [...] Mi sono trovato a fare con naturalezza, con uno sforzo relativo, dei gesti e delle scelte che per me fuzionavano. Ho partecipato, con incoscienza, a tre concorsi, ne ho vinti due, non avevo più scampo» (Sandro Cappelletto, ”La Stampa” 7/1/2003). «Ha già collaborato con le migliori orchestre europee, d´Inghilterra, del Giappone e d’America e nel 1997 è stato nominato direttore ospite principale del Mariinskij. Ha stretto con Valery Gergiev una collaborazione che si è tramutata in amicizia e reciproca stima. Sono rapporti che nella musica, forse, nascono più che in qualsiasi altra disciplina. Aveva incontrato Gergiev a Siena, durante una master class» (’La Stampa”, 4/1/2002).