Varie, 5 marzo 2002
Tags : Michael Owen
Owen Michael
• Chester (Gran Bretagna) 14 dicembre 1979. Calciatore. Pallone d’Oro 2001. Dal 2009/2010 al Manchester United. Lanciato dal Liverpool: a 14 anni comincia la trafila nelle giovanili (nel 1996 vince la Coppa d’Inghilterra nella categoria ragazzi) e viene convocato subito nella nazionale under 15. Nel 2001, grazie ai suoi gol, il Liverpool ha conquistato ben cinque coppe: Coppa di Lega, Coppa d’Inghilterra, Coppa Uefa, Supercoppa inglese ed europea. Ha giocato anche con Real Madrid e Newcastle • «L’Inghilterra è aggrappata a un giocatore il cui talento è pari alla fragilità di un fisico da caccia alle farfalle. Aggrappata soprattutto ai flessori delle sue cosce, che sembrano di seta» (Filippo Maria Ricci). «E’ gelido perché la sua grazia nordica e aristocratica, da piccolo Van Basten, deve molto a una disciplina che non può piacere ai cantori dell’estro simil-romantico ”a garretti scoperti”; e perché basta sentire la sua voce metallica, quasi da androide, per cogliere un’educazione al limite dell’inibizione e una consapevolezza precocemente matura; tanto che i suoi comportamenti traducono in pratica l’adagio del ”mai esaltarsi nel successo, mai deprimersi nel dolore” [...] Il suo calcio non ha nulla dell’esuberanza barocca di un Baggio, di un Mancini o di tutti i giocatori dell’iperbole (cioè del dribbling e del numero 10) ma ha l’essenzialità, la necessità, la verticalità stilizzata di tutti i giocatori della linea retta [...] Lo scatto senza palla negli spazi e nei tempi giusti, così tagliente da permettergli di eludere i difensori avversari senza dribblarli» (Sandro Modeo, ”Corriere della Sera” 4/10/2001). Amante del gioco d’azzardo «avrebbe scommesso 2.2 milioni di sterline in poco più di due anni. In euro, 3.3 milioni.Puntate dedicate in grande maggioranza ai cavalli e al calcio, con scommesse sul Manchester United in Champions League e su vari club inglesi in Premier League e Coppa d’Inghilterra. La legge teoricamente lo permette: un calciatore non può scommettere solo sulle partite della propria squadra o su eventi che potrebbe in qualche modo influenzare[…] Il fatto che abbia puntato 2.2 milioni di sterline non vuol dire ovviamente che abbia perso l’intera somma. […] Owen, come tanti suoi colleghi, è proprietario di alcuni cavalli da corsa, secondo Tony Adams: ”Il primo innocuo passo verso la dipendenza dal gioco d’azzardo”» (Filippo Maria Ricci, ”La Gazzetta dello Sport” 20/1/2003).