Varie, 5 marzo 2002
PANDOLFI
PANDOLFI Claudia Roma 17 novembre 1974. Attrice. Diventata famosa con la serie tv Un medico in famiglia. Tra i film Ovosodo (Paolo Virzì, 1997) • «Suo padre è amministratore delegato di Laura Biagiotti, il che equivale a un passaporto mondano [...] a partire dal 1991 quando rimase al palo nell’’orrendo circo” (parole sue) di Miss Italia [...]» (Pier Mario Fasanotti, ”Panorama” 10/6/1999). «A fare l’attrice non ci aveva proprio mai pensato, neppure da bambina, quando faceva ginnastica artistica e sognava di andare alle Olimpiadi, come Nadia Comaneci, il suo idolo. ”Ma poi, crescendo, sono cresciuta troppo, in altezza e in rotondità, e ho capito che non avrei potuto gareggiare. Ma pensavo che avrei fatto l’insegnante, iscrivendomi all’Isef subito dopo il diploma. E invece... è arrivato il cinema [...] Mi ritrovai a Salsomaggiore senza neppure capire che ci stessi a fare, insieme a tutte quelle ragazze truccate e tirate. Ero allo sbaraglio, conciata come uno spaventapasseri, perché lì non viene fatto un look o un trucco per valorizzare il tuo tipo. Anzi, le concorrenti debbono essere tutte uguali... comunque, arrivai alle semifinali, e già mi sembrava impossibile, un racconto da fare alle compagne di classe non appena fosse ricominciata la scuola”. [...] la vide Michele Placido che, per il suo film Le amiche del cuore, cercava proprio una ragazza romana che non avesse mai recitato, e subito dopo il provino ebbe la parte. [...] ”Il cinema è stato un’esperienza rivoluzionaria, per tutta la mia famiglia. Nel senso che al massimo ci andavamo qualche volta, per vedere qualche film che proprio non ci doveva scappare. E poi, all’improvviso, ti ritrovi un’attrice dentro casa... ci veniva un po’ a tutti da ridere. Perché, poi, è arrivata una cosa dietro l’altra: Amico mio, L’ultimo concerto, La voce del cuore, tutto per la tv, ma anche L’orso di peluche, accanto ad Alain Delon. Che, forse, per gente di una certa età può sembrare una cosa strordinaria, ma a una della mia generazione non ha dato alcun brivido. Lui è stato molto carino e gentile, e c’è stata pure una scena di bacio, ma io non ho mica pensato ”be’, adesso mi faccio questa bella baciata, e proverò una grande emozione”. No, è stato un momento come un altro” [...]» (Lucia Castagna, ”Sette” n. 42/2004). «’ una battaglia, più mi truccano e più non mi piaccio. Mi viene una bocca così, due occhi da maliarda: io nelle foto non mi riconosco. Mi piace la mia faccia vera”. L’amatissima Alice di Un medico in famiglia, finita sulle prime pagine dei giornali [...] per aver mandato all’aria un matrimonio - vero - dopo due mesi, per una grande passione, […] ”Sono più consapevole, la tempesta che mi ha travolto - un matrimonio finito come è finito - è lontana, ma ha lasciato il segno. La mia barca si è rovesciata, sono riuscita a restare a galla, ma ho pagato un prezzo. Mi sono dovuto nascondere per non essere travolta da pettegolezzi e cattiverie, ero inseguita dai fotografi, erano tutti a caccia di chissà quale rivelazione […] Sono stata poco razionale? Avevo 24 anni, ero una ragazzina quando ho avuto successo con Un medico in famiglia, è come se la mia vita avesse preso un’accelerazione folle che non riuscivo a controllare. Mi stavano tutti addosso […] Mi sono autoesclusa da tutto, vedevo poco anche gli amici: possibile che improvvisamente la mia vita, normalissima, fosse diventata così interessante? […] Ho cominciato per caso: Miss Italia, poi Michele Placido mi ha scelto per Le amiche del cuore. Ho continuato: Ovodoso, Auguri professore e Un medico in famiglia. Ero Alice, e tutti pensavano di conoscere Claudia. La tv ha cambiato la mia vita, sono stata fortunata. Ma è quello che si costruisce intorno che è pazzesco, se non sei abbastanza strutturata, non sai più chi sei. Invece io so chi sono: una ragazza carina, come ce ne sono tante, come mia sorella. Oggi so che voglio fare l´attrice e devo ancora imparare tanto”» (Silvia Fumarola, ”la Repubblica” 25/6/2002).