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 2002  marzo 05 Martedì calendario

Papin JeanPierre

• Boulogne-sur-Mer (Francia) 5 novembre 1963. Ex calciatore. Pallone d’oro 1991. Dal 1992 al 1994 ha giocato nel Milan, vincendo una Champions League (1993/94) e due campionati italiani (1992/93, 1993/94). In nazionale, 50 presenze e 30 gol • «Per cinque stagioni consecutive, dal 1987/88 al 1991/92, è stato capocannoniere del campionato francese [...] La sua presenza in nazionale ha solo sfiorato, all’inizio e alla fine, l’era di Platini e quella di Zidane, che tanti successi hanno portato al calcio francese» (L.V., Enciclopedia dello Sport, Treccani 2002). « il calciatore francese ad aver segnato più reti in nazionale dopo Michel Platini (Trezeguet e Henry però lo stanno tallonando) ed è stato il terzo transalpino dopo Kopa e Platini ad aggiudicarsi, nel 1991, il Pallone d’Oro. Centravanti classico ha legato il suo nome all’Olympique Marsiglia, al Milan, al Bayern di Monaco e al Bordeaux. Con l’Olympique Marsiglia ha vinto quattro scudetti consecutivi (l’ultimo però è stato revocato per lo scandalo del Valenciennes) ed è stato per cinque anni di fila capocannoniere del campionato francese. Nel maggio del 1991 ha perduto a Bari la finale di coppa dei Campioni contro la Stella Rossa ma è comunque stato insignito, a fine anno, del Pallone d’Oro proprio davanti alla stella montenegrina Dejan Savicevic che poi ha incontrato nel Milan. Con il Milan ha vinto due scudetti in due anni segnando 18 reti in 40 gare di campionato, ha perduto una finale di coppa dei Campioni contro la sua ex squadra, il Marsiglia, e poi l’ha vinta l’anno dopo contro il Barcellona pur non scendendo in campo nella finale di Atene. Poi è andato al Bayern dove in due anni ha segnato soltanto 3 reti in 27 gare ma ha vinto una coppa Uefa nel 1996. Ha finito la carriera al Bordeaux prima di accettare l’offerta del Guingamp nella seconda divisione francese. Nelle coppe Papin ha segnato 38 reti in 9 stagioni. Non è stato un fenomeno di classe e talento ma un ottimo giocatore che ha fatto della forza di volontà la sua arma invincibile. Quando il padre lo avviò al calcio, era un esile ragazzino dalla tecnica grossolana. Ma, col tempo, giocando accanto a campioni del calibro di Giresse, Francescoli, Allofs e Cantona, riuscì ad emergere migliorando di molto le proprie doti tecniche. Istintivo ed esplosivo, Papin era capace di segnare da qualsiasi posizione e in qualsiasi modo (la rovesciata era la sua specialità), di tirare rapidamente e in modo imprevedibile non appena intravedeva la porta avversaria» (Luca Marianantoni, gazzetta.it dicembre 2004).