varie, 5 marzo 2002
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Parisi Heather
• Hollywood (Stati Uniti) 27 gennaio 1960. Ballerina • «[...] Nata a Hollywood (ma i nonni materni venivano da Terravecchia, in provincia di Cosenza), Heather arriva in Italia nel ’78 e diventa subito un’icona televisiva, prima con Fantastico poi con mille altri programmi, al fianco di Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, Beppe Grillo (in Te la do io l’America), Celentano. Nel 1983 balla con Raffaele Paganini nel varietà Al Paradise, poi è la star femminile di due edizioni di Serata d’onore con Pippo Baudo, che l’aveva scoperta. È popolarissima, ma rimane sempre un’aliena per il mondo dello spettacolo nostrano: bionda, iperattiva, assai preparata tecnicamente, rappresenta un’Italia che si sprovincializza e si apre all’America. Ma senza sensi d’inferiorità, senza l’alone mitico che traspariva ancora nelle parole e nelle scelte di un Mike Bongiorno. Heather conserva come un vezzo il suo accento straniero, inventa una serie di mossette che presto trasforma in linguaggio autonomo, poi si lancia nelle canzoni. Prima Disco bambina, rimasta per otto settimane nella top ten dei dischi più venduti (quando ancora i dischi si vendevano), quindi Ti rockerò e poi Cicale, vendutissima sigla della seconda edizione di Fantastico, che diventa disco d’oro. Dopo Mediaset e una parentesi spagnola, Heather Parisi dirada le sue apparizioni tivù e [...] madre di due bambine, è impegnata nel cinema come sceneggiatrice e regista. [...]» (Bruno Ruffilli, “La Stampa” 25/1/2010) • «Avevo 4 anni, quando a Los Angeles, dove sono nata, ho scoperto che la danza era la passione della mia vita [...]» (Ernestina Miscia, “Chi” 1/8/2001). «[...] Era il ’79, ero in vacanzaa Porto Cervo. Volevo andare in Calabria a conoscerei miei parenti italiani ma, all’inaugurazione del Jackie O, un coreografo mi disse: “Tu sei una marziana”. Una settimana dopo avevo due offerte: 170 puntate per una televisione regionale o sette puntate il sabato sera per Raiuno con un certo Pippo Baudo. Stavo per accettare la prima offerta, quando la mia amica Giovanna Amati, la pilota, mi disse: “Sei pazza?” Fu lei aspiegarmi che cos’era la Rai e, soprattutto, chi era Pippo Baudo. Prima di Pippo, però, partecipai a Luna Park. Dovevo essere la prima ballerina di Miguel Bosé, ma lui si era preso l’epatiteed era rimasto a Madrid. Decisero che la sigla l’avrei fatta io, ballando sulla canzone dei New Trolls Anche noi. La telecamera stringeva sul mio primo piano ogni dieci secondi. Il giorno dopo ero sui giornali» (Giorgio Dell’Arti, “La Stampa” 9/1/2006).