Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2002  marzo 05 Martedì calendario

PELLEGRINO

PELLEGRINO Patrizia Napoli 28 luglio 1962. Attrice • «[...] signora di bell’aspetto, attrice di commedie musicali e affini [...] un reality fatto tanto per capire cos’è, molti programmi televisivi all’attivo, alcune ospitate per testimoniare che si può essere mamma felice di un figlio adottivo [...] ”Il cinema a una come me offre ruoli da ’bella fica’ e basta. Ho fatto qualcosa con Pieraccioni, Verdone, Muccino, ma mi sono stancata di aspettare. Mio marito Federico Todini ha una antica villa di famiglia di fronte a Todi, da poco trasformata in un relais di lusso: mi son detta, che aspettiamo a unire le forze e girare un film a casa nostra?”. Il film, il primo di una serie che lei immagina lunga e fortunata, si intitola Come le formiche: è la storie di due sorelle, la Pellegrino e Maria Grazia Cucinotta, diverse in tutto e nemiche in molto, costrette a ritrovarsi per via di una eredità. Una è un’artista fallita e rancorosa, l’altra una enologa senza fortuna: finiranno per comprendersi, saldare un debito bancario, aprire un alberghetto e diventar ricche con il loro vino. [...] diplomata in danza al San Carlo di Napoli [...] ha cominciato [...] con Garinei e Giovannini [...] condotto trasmissioni tv [...] ”Ho scoperto che sono una donna forte. E l’ho scoperto con ’L’isola dei famosi’, una esperienza terribile ma formativa, dove fai davvero la fame, stai davvero sveglia la notte, hai davvero la paura di perdere la testa. Io ho sempre mantenuto il controllo” [...] ha condotto, per qualche tempo, ”Sereno variabile” con Bevilacqua [...]» (Simonetta Robiony, ”La Stampa” 4/4/2006).