Varie, 5 marzo 2002
PIETRANGELI
PIETRANGELI Paolo Roma 29 aprile 1945. Regista. Cantautore. «Dei suoi anni migliori, a cavallo tra i Sessanta e Settanta, gli anni della protesta studentesca, della canzone impegnata, del Nuovo Canzoniere Italiano, delle rivolte di piazza e dei cortei, ricorda soprattutto ”la facilità con cui ci si poteva confrontare, la voglia di misurarsi con le parole ma anche con i fatti”. Altri tempi e altri ideali, che oggi per Paolo Pietrangeli, il cantautore di Contessa, Il vestito di Rossini, La risoluzione dei comunardi, ballate trent’anni fa amatissime, regista tra l’altro di film come Porci con le ali e da sempre del Maurizio Costanzo Show, rimangono solo un ricordo lontano. ”Canzoni che non potrei mai più scrivere, perché ora è tutta un’altra cosa. Per la gente, non esiste nemmeno più l’urgenza di raccontare. E allora, mi dico, come si potrebbe pensare di comporre un brano per parlare alla gente, mostrandosi attraverso ciò che davvero si ha da dire”» (Massimiliano Leva, ”la Repubblica” 14/7/2001). «Quando all’università andò a fare un esame, Alberto Asor Rosa gli chiese: ”Lei è quello di Contessa?”. ”Dissi sì e presi 30 e lode”. [...] è il regista del Costanzo Show, di Amici e di molte altre trasmissioni che escono da quella factory televisiva. Eppure non sa scrivere una nota. E alla tv non pensava. Figlio di Antonio Pietrangeli (il regista di Io la conoscevo bene), da ragazzo rimuginava sul futuro strimpellando - a orecchio - la chitarra. Suo padre sceneggiava con Ettore Scola e spesso lo trascinava a origliare: ”Ti sembra bravo?”. ”Con papà parlavo poco. Rimasi di sasso quando lo incontrai al corteo per la morte di Paolo Rossi, lo studente ucciso dai fascisti: ci eravamo andati ognuno per conto nostro”. Qaundo [...] morì tragicamente affogando a pochi metri dalla spiaggia era il ”68 e cominciava un’ubriacante stagione politica e ideologica che vide Pietrangeli accanto a Giovanna Marini e a molte altre voci della canzone politica. Ma il cinema - cui non si sarebbe avvicinato se suo padre fosse stato vivo - l’attirava: assistente di Luchino Visconti - ”allevavo topi su un isolotto per Morte a Venezia” - e di Federico Fellini, fra una canzone e l’altra, ebbe un breve matrimonio coronato da un figlio. [...] Dopo Bianco e nero, un documentario sul neofascismo - ”per passare da fascista mi tagliai la barba per sei mesi: fu come troncarmi un braccio” - ecco il film tratto da Porci con le ali. ”Un botto d’incasso”. L’Edipo, forse, era stato sconfitto. Ma dopo I giorni cantati, che invece andò male, Pietrangeli al cinema non è tornato più. [...] nutre un grande amore per due razze di cani: i blood hound [...] e i bull dog [...]» (Patrizia Carrano, ”Sette” n. 24/1996).