Varie, 6 marzo 2002
PILLA
PILLA Franca Reggio Emilia 18 dicembre 1920. Moglie di Carlo Azeglio Ciampi • «Nata a Reggio Emilia da famiglia cattolica e benestante (padre dirigente della Banca d’Italia, madre casalinga), sorella di un avvocato [...] La dipingono moglie devota, madre perfetta, nonna affettuosa, suocera brontolona. E come una donna molto simpatica [...] Non ama proprio cucinare: ha sempre delegato tutto alla governante Oriella Masi [...] Degli occhi azzurri di Carlo Azeglio si è innamorata al primo incontro nel ”38 a casa di amici, a Livorno. Fu lei a convincere il giovane professore tutto preso dagli studi umanistici a garantirsi un più solido futuro partecipando a un concorso alla banca d’Italia [...] una cattolica rigorosa che guarda storto chi si separa o, peggio, chi sposato ha anche altre amicizie femminili [...]» (Marilena Bussoletti, ”Panorama” 10/6/1999). «Ha poco, pochissimo, della regina Elisabetta e molto, moltissimo, della nonna italiana versione Duemila. Sua Franchezza, Franca Ciampi insomma, ama riciclare le borsette [...] Sua Franchezza rivendica il diritto a essere spiccia di nome e di fatto. Per il resto è una nonna del Duemila, vale a dire vicina al marito, tenera con i nipotini, ma anche piena di impegni, intenzionata a godere il lato piacevole della vita [...] Quel suo modo simpatico, un po’ da professoressa delle medie, di replicare alla domanda di una cronista che le chiedeva se si fosse commossa il giorno del giuramento al Quirinale: ”Ma cocca, Franca Ciampi non piange mai”, l’affettuosa e mondana dimestichezza con vecchi amici qual è Eugenio Scalfari: ”Ciao, amore”, la tenace difesa delle cene con i soliti dodici, più o meno l’Italia dei garanti più qualche giornalista, qualche ministro [...] le perle un po’ Barbara Bush [...] le manca, dicono, un pizzico di diplomazia [...] Abituata a bere una camomilla quando si sveglia di notte [...]» (Maria Latella n. 31-32-33/1999).