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 2002  marzo 06 Mercoledì calendario

Pingitore Pier

• Francesco Catanzaro 27 settembre 1934. Autore e regista • «[...] grande autore e regista di cinema e teatro è considerato l’inventore del cabaret romano, tra i geniali fondatori nel 1965 della compagnia chiamata Bagaglino - in omaggio ad Anton Giulio Bragaglia, futurista e fondatore del Teatro degli Indipendenti, anche se poi però gli eredi si opposero, spedirono una diffida, e così fecero sparire soprattutto una consonante. Con Pingitore, che all’epoca era caporedattore del periodico modaiolo e destrorso ”Lo Specchio”, c’erano tra gli altri Luciano Cirri, redattore capo de ”Il Borghese”, Raffaello Della Bona, redattore al ”Secolo d’Italia”, e Mario Castellacci, probabilmente il più celebre del gruppo in certi ambienti, avendo composto a soli 18 anni, allievo ufficiale nella Rsi, il testo della canzone ”Le donne non ci vogliono più bene»” (subito adottato come inno dall’esercito di Salò) [...] ”Venivamo da destra. Ma con la tendenza ad essere anarchici [...] C’erano riverberi del cabaret francese, c’erano i successi del Derby di Milano, così noi affittammo una cantina in via della Campanella, a Roma [...] Una sera arrivò una telefonata: c’era Jacqueline Kennedy in visita, chiedeva un biglietto. La nostra segretaria risposte: ci spiace, tutto esaurito [...] si stava in piedi, fumando e senza uscite di sicurezza. Eppure una certa Roma borghese, di area, veniva senza fare tante storie [...] eravamo nuovi. Quella era un’Italia bigotta, cupa, reazionaria. In Rai censuravano Vianello e Tognazzi per mezza battuta, Dario Fo veniva considerato il diavolo. I nostri testi prendevano invece in giro proprio i potenti dell’epoca: Fanfani, Andreotti, Leone, Colombo... e poi i socialisti, che si apprestavano a banchettare... – [...] All’improvviso, Cirri andò via [...] ”[...] portandosi dietro Anna Mazzamauro, Gianfranco Funari e persino Oreste Lionello, che tuttavia poi sarebbe tornato con noi... Cirri mi motivò la sua decisione con una frase eloquente: ”Non siete più di destra, ormai siete quasi solo anarchici’... [...] Era più chiaro il nostro carattere di satiri senza tessera di partito” [...] in tv. ”Un successo travolgente. Cominciamo nel 1973, su RaiUno, con Dove sta Zazà, interprete principale la Ferri, e sempre in Rai proseguiamo con Biberon, Creme Caramel, Saluti e Baci e Buccia di Banana [...] l’unico a darci una mano, non richiesta, fu Angelo Guglielmi... uno come dire? Politicamente piuttosto distante. Si batté per noi quando in viale Mazzini arrivarono i cosiddetti ”professori’. Il nostro cabaret, nonostante facesse il 45% di ascolti, gli faceva schifo. Ma lui, Guglielmi, suggerì a Demattè di venire al salone Margherita. Si divertì, raschiò via qualche preconcetto e così, anche nel 1994, andammo in onda [...]” (Fabrizio Roncone, ”Corriere della Sera” 21/3/2009) • «Ha scoperto Valeria Marini, creato Pamela Prati, consacrato Carmen Russo, inventato Lorenza Mario, prodotto Eva Grimaldi. [...] è l’uomo che ha dato all’Italia alcune delle sue glorie più caduche e vistose (vedi Nathalie Caldonazzo). [...]» (Michele Farina, ”Sette’ n. 46/1999).