Varie, 6 marzo 2002
PIZZI Nilla
PIZZI Nilla Sant’Agata Bolognese (Bologna) 16 aprile 1919, Milano 12 marzo 2011. Cantante • «Legatissima al Festival di Sanremo, dove è nata artisticamente nel 1951 con Grazie dei Fiori, prima canzone regina di Sanremo che molti ancora oggi sono in grado di cantare, mentre quasi nessuno conosce il brano che ha vinto l’anno scorso. SuperNilla è una forza della natura, una donna determinata e ancora oggi piena di energia, che ti toglie il saluto se scrivi in che anno è nata e in quanto a resistenza fisica si mangia Superpippo in insalata […] Cantò e vinse con Papaveri e papere, canzone ancor oggi molto citata come metafora dei piccoli che soccombono rispetto ai più forti (“che cosa ci vuoi far così è la vita...”); ma ci fu anche Vola colomba, una colomba che portava sotto le ali la bandiera italiana in una Trieste assegnata ad una amministrazione anglo-americana dopo il conflitto mondiale. Più avanti, nel 1958 anno di Volare, spopolò con Edera (“son qui fra le tue braccia ancor/avvinta come l’edera”) che dava voce al suo coté più sensuale. Già, perchè Nilla fu una donna sensuale quando questo rappresentava un oltraggio insopportabile alle orecchie e agli occhi delle famiglie italiane; sembra buffo detto oggi, con le telecamere che fanno la visita ginecologica alle vallette e tutte le misteriose signorine scollate e scosciate che appaiono in programmi nei quali la loro utilità è inspiegabile: ma Nilla era una gran bella donna - molto in tiro ancora oggi - con spalle carnose e sempre scoperte, viso interessante, una bella voce bruna e sexy, un portamento altero. Fece girar la testa a più di un collega, dal maestro Angelini ad Achille Togliani a Gino Latilla che per lei tentò perfino il suicidio. Ma era anche una femminista ante litteram; ha sempre scelto il lavoro e starsene orgogliosamente da sola a girare il mondo portando agli emigranti un pezzo d’Italia attraverso le sue canzoni. Instancabile, indomabile» (Marinella Venegoni, “La Stampa” 7/3/2003).