Varie, 6 marzo 2002
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POLI BORTONE Adriana Lecce 25 agosto 1943. Politico. Eletta alla Camera nel 1983, 1987, 1992, 1994, 1996, al Parlamento europeo nel 1999 e 2004, al Senato nel 2008 (Msi, An, Pdl), leader del movimento ”Io sud” nel 2009 è passata prima al gruppo misto e poi a quello Udc-Svp-Autonomie
POLI BORTONE Adriana Lecce 25 agosto 1943. Politico. Eletta alla Camera nel 1983, 1987, 1992, 1994, 1996, al Parlamento europeo nel 1999 e 2004, al Senato nel 2008 (Msi, An, Pdl), leader del movimento ”Io sud” nel 2009 è passata prima al gruppo misto e poi a quello Udc-Svp-Autonomie. Ex sindaco di Lecce (eletta nel 1998 e 2002, dal 2007 vicesindaco). Ministro dell’Agricoltura nel Berlusconi I (1994-1995). Laurea in lettere classiche, nell’88 stabilì con 116 proposte di legge un record parlamentare • «[...] Una delle donne un tempo più appassionate in Alleanza nazionale [...]» (Roberto Galullo, ”Il Sole-24 Ore” 5/7/2009) • «[...] fascista [...] Ma ha fatto di Lecce un fiore» (Gino Paoli a Marinella Venegoni, ”La Stampa” 25/5/2007) • «[...] è in Parlamento dal 1983, voluta, si narra, da Almirante in persona. Ma le sue radici sono ben piantate in Puglia. Nella sua Lecce, in particolare, dove fa man bassa di voti e nel 1998 è stata eletta primo sindaco donna della città. Per due mandati [...] In mezzo, il ministero delle Risorse agricole del primo governo Berlusconi e anche un’esperienza europea. Un pezzo da 90 della destra, insomma. Detentrice, dal 2005, dello scettro di coordinatore di An in Puglia. Fino a [...] quando hanno squarciato il velo su un rapporto ormai logoro le dimissioni presentate con una nota stringata: ”I miei convincimenti in tema di Mezzogiorno e l’attuale scarsa attenzione nei riguardi di un territorio di rilevante importanza mi impediscono di mantenere la carica”. Cos’è successo? Che [...] Poli Bortone denuncia la disattenzione del suo governo per quella ”questione meridionale di cui già parlava Giorgio Almirante”. Ma soprattutto, invoca un movimento del Sud, per raccogliere il ”fortissimo scontento e le istante non rappresentate”. E poi la senatrice si profonde in pubblici elogi per il modello della Lega e invoca la collaborazione, sul territorio, con l’Udc [...] Troppo, evidentemente, per la dirigenza di An, faticosamente impegnata a traghettare il partito nel Pdl. Così il reggente in persona, Ignazio La Russa, ha lanciato alla ”signora in nero” un ultimatum: ”O il ruolo di coordinatore regionale, o il suo nuovo movimento”. Lei ha scelto il movimento. E, amareggiata, ha visto le sue dimissioni accettate [...] nel giro di qualche ora e per di più a mezzo stampa. ”Nessuno mi ha chiamata: si vede che mi considerano ininfluente”. Ma ininfluente non si sente [...] Assicura che la cosa ”non è stata presa bene né dalla gente, né all’interno del partito”. E insinua che qualcuno possa aver voluto ”accelerare i tempi per le mie dimissioni”. [...] Carattere di ferro, mai succube della leadership finiana [...]» (Serenella Mattera, ”Il Riformista” 24/1/2009) • «Ero ai primi anni di Montecitorio e mi stavo preparando per andare a una seduta alla Camera. Dovevo passare prima dal parrucchiere per poi prendere l’aereo da Brindisi. All’improvviso, nel centro di Lecce, non mi accorsi che davanti a me si arrestò un auto e tamponai. Questa, a sua volta, finì su un’altra ferma davanti. Uscirono i due proprietari e iniziarono a litigare mentre io aspettavo e imprecavo di sbrigarsi, dicevo che era colpa mia e che gli avrei lasciato tutti i dati per risolvere la cosa con l’assicurazione, ma che avevo fretta. Dopo molti minuti i due si girarono, mi riconobbero e anziché prendersi i miei dati, mi fecero gli auguri e se ne andarono. Un episodio che non dimenticherò mai» (’Sette” n. 14/2002).