varie, 6 marzo 2002
RANIERI
RANIERI Luisa Napoli 16 dicembre 1973. Attrice. «Il complimento più bello gliel’ha fatto un mitico direttore di produzione del cinema italiano, Claudio Mancini, che ha lavorato con i grandi, da Leone a De Sica. ”Ha la falcata di Sofia Loren” [...] gambe lunghe e sottili, il seno generoso, un viso irregolare illuminato dal sorriso infantile. Bellezza mediterranea lanciata anni fa da uno spot per un tè freddo (”Anto’ fa caldo”) diretto da Alessandro D’Alatri, ha stregato anche Michelangelo Antonioni. [...] ”era seduto in poltrona, un signore elegante che incute rispetto, intimidisce. Sussurra alla moglie: ”Falla parlare in inglese’. Comincio a parlare, alla fine guardo Enrica Fico: ”Ho detto tutto quello che sapevo in inglese’. Lei lo spiega ad Antonioni, che scoppia a ridere. Mi ha chiesto di mostrargli le gambe e le clavicole, per lui sono fondamentali. Due ore di prova costumi. Mi aveva preso [...] studiavo giurisprudenza e recitavo nei teatrini. Mia madre non era contenta: ” proprio necessario fare la soubrette?’. Ho fatto mille lavori per mantenermi, dall’agente pubblicitaria all’informatrice scientifica. A Roma ho iniziato con gli spot e ho avuto la fortuna di incontrare D’Alatri: ”Anto’ fa caldo’ è diventato un tormentone. Poi ho girato con Pieraccioni Il principe e il pirata. Il mio sogno è interpretare Filumena Marturano di Eduardo”» (Silvia Fumarola, ”la Repubblica” 12/8/2004). «Lei è a letto con lui, sottoveste nera, provocante, lenzuola di lino, una calda estate afosa. Lui vuole fare l’amore. Lei si scoccia. Lui la tocca. ”Antò, fa caldo”. Lui accende il ventilatore, avvicina le sue gambe alle gambe di lei. ”Antò fa caldo”. Lui va a prendere il Nestea, lo beve, lo beve anche lei, lo fa gocciolare da tutte le parti. Diventa disponibile. ”Antò, fa freddo”. Lui lancia un urlo, ultima citazione di Ieri, oggi e domani, della scena dello spogliarello girata da Sofia Loren e Marcello Mastroianni. […] Lei, quella che ha caldo, viene dal teatro. Fra un po’ sarà nelle sale il suo secondo film, regista Michelangelo Antonioni, un film di alta carica erotica. […] ”Antonioni mi ha scelta subito. Gli sono stata simpatica all’istante. Io gli parlavo in inglese-napoletano e lui si divertiva moltissimo. Abbiamo chiacchierato... […] Tutti mi chiedono di spogliarmi. E allora preferisco aspettare. Dopo Antonioni non è facile. Sono stata fortunata. Questa fortuna debbo custodirla. Non ho voglia di fare film con scene di nudo […] Nel film di Antonioni sono quasi sempre nuda […] Il primo giorno ero nervosissima. Michelangelo mi spiegò la scena e io dissi: ”Non la farò mai. Mi sento male’. Michelangelo fece un grande sorriso. E con la mano un gesto come dire: ”Ma va’, va’’ […] Come faccio a portarci i miei? Ho due fratelli gelosissimi. Saranno incazzatini. Sarà la prima volta che mi vedranno nuda […] Ricordo un fidanzato che mi dette l’impressione di aver preso un appuntamento con gli occhi in un locale con una ragazza... Mi venne un’ira incredibile. Stetti zitta fino a casa. Poi gli tirai di tutto. Compreso un secchiello da ghiaccio […] Quando gli uomini mi guardano in un certo modo sono sempre molto discreta, abbasso gli occhi”» (Claudio Sabelli Fioretti, ”Corriere della Sera” 30/6/2002).