varie, 6 marzo 2002
REGGIANI Francesca
REGGIANI Francesca Roma 20 agosto 1960. Attrice • «Signora della parodia [...] “La mia prima passione è stato il teatro, ho cominciato con Gigi Proietti, ho lavorato per due anni a fianco di Ingrid Thulin sui classici. [...] Dicono: è facile fare le parodie come quelle della Reggiani. Ci provano e si fanno male. Ho avuto un´altra grandissima maestra che è stata Serena Dandini e che in programmi come la Tv delle ragazze, Avanzi, Tunnel, ci ha consentito una grande alchimia di teste. Adesso tutti si riempiono la bocca di sta´ parodia, ma sono arrivati dieci anni dopo. Noi abbiamo pedalato assai: sono stata anni chiusa in uno studio con Corrado Guzzanti [...]» (Alessandra Rota, “la Repubblica” 27/1/2004) • «[...] Nata nella gloriosa stagione della Tv delle ragazze, ironica trasformista, acuta osservatrice del costume [...] Per una donna arrivare in tv da sola non è una passeggiata, io ho avuto la fortuna di essere chiamata da Valentina Amurri, con cui ho lavorato tanti anni a RaiTre. [...]”» (Silvia Fumarola, “la Repubblica” 5/11/2007). Da ultimo conduttrice di Bastardi, programma dedicato alla “bastardaggine” degli uomini trasmesso su Comedy Central «“[...] A inizio carriera imitavo Marta Flavi in Agenzia matrimoniale: ora tutta la tv è un’agenzia matrimoniale. Da me non si viene per piangere, non sono Maria De Filippi, ma per sdrammatizzare. Passo tra le sagome di cartone, parodiando Lucarelli, e c’è un bastardometro che segnala il grado di cattiveria degli uomini”. I più “bastardi” della tv sono Fabio Fazio e la Gialappa’s: lo ha detto lei. “Battute con un fondo di verità. Da [...] anni provo a farmi invitare da Fazio, siamo cresciuti insieme a Raitre, ma lui proprio non mi fila. Evidentemente non gli piaccio, è nel suo diritto, ma dopo un po’ rosichi. Alla Gialappa’s rimango antipatica, pare che non mi sopportino. È un lavoro fatto di no [...] ad Avanzi bocciammo la Littizzetto, non la ritenemmo all’altezza [...] Zelig è una macchina da guerra senza magia. Nella RaiTre di Angelo Guglielmi c’erano alchimia perfetta e professionisti in stato di grazia: Barbato, Chiambretti, Augias. Anche Carlo Freccero era impagabile. Prima c’erano pochi programmi fatti bene, ora miliardi di format tirati via [...] Si vive di alti e bassi. La mia popolarità è stata massima quando facevo la ‘Ferillona’, ma non vivo il satellite come un ripiego, anzi solo lì puoi sperimentare: con Bastardi respiro l’aria della Tv delle ragazze. Abito a Roma al Testaccio, una volta un ragazzo mi ha detto: ‘Fa bene a stare sul satellite, è più chic’. Mi sa che ha ragione”. [...] Ballando con le stelle [...] “Adoro il varietà del sabato sera. Mi piaceva l’idea di resuscitarlo, la prima serie era stata carina. Una volta là ho scoperto che il format era cambiato in peggio. C’era pure Maradona, presenza ingombrante. Ho una faccia difficile, posso risultare antipatica, ero a disagio. Mi hanno eliminato alla prima puntata, una brutta botta per una che si è spezzata per anni la schiena facendo danza”. [...] al cinema è partita con Fellini. “Con Fellini ho girato E la nave va e poi Intervista: ero una “segretaria un po’ omosessuale”, quando mi dette quel ruolo mi offesi. Andavo a Cinecittà e distribuivo le mie foto, ho fatto piccole cose con Cesare Zavattini e in Porci con le ali. Fellini parlava con tutti, ci davamo del tu, se non lo capivi al volo si arrabbiava. Diceva che non aveva mai visto una ragazza con gli occhi così grandi, mi chiamava ‘Occhioni’. Arrivava sul set alle 6 e mezzo del mattino, distribuiva i bigliettini con le battute, li imparavo e li gettavo. Ho buttato via 4 fogli autografi di Fellini, ma quando sei lì non pensi che un giorno finirà. Accanto a noi c’erano Sergio Leone e Robert De Niro per C’era una volta in America, mi sembrava tutto normale”» (Andrea Scanzi, “La Stampa” 2/4/2008).