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 2002  marzo 06 Mercoledì calendario

Rivaldo Vitor

• Barbosa Ferreira Recife (Brasile) 19 aprile 1972. Calciatore. Con la nazionale ha vinto i mondiali 2002, sconfitto in finale nel 1998. Con il Milan ha vinto la Champions League 2002/20003. Pallone d’oro 1999 (giocava nel Barcellona) • «Ultimo di cinque fratelli, da ragazzino aiutava i suoi vendendo bibite e noccioline allo stadio e durante il Carnevale, oppure consegnando la spesa a domicilio per un supermercato. Suo padre morì sotto una corriera quando lui aveva 16 anni e i vicini di casa li aiutarono a mettere qualcosa in tavola ogni giorno. Per andare ad allenarsi si faceva 15 chilometri a piedi perché non aveva i soldi per l’autobus. Con l’aiuto del Comune ebbero una casa nel Barrio Jardim Paulista dove tuttora vive la sua famiglia, ma con un cucina nuova e l’aria condizionata. Nella sua casa di Barcellona la stampa non è mai entrata: ”Mi ricordo cosa significa essere poveri e ostentare ricchezza sarebbe un’offesa ai poveri del mio paese”. Nella Selecao esordì nel 1993 ma il rapporto è sempre stato conflittuale: spesso è stato accusato di riservare le migliori energie al Barcellona, che nel 1997 lo pagò 24 milioni di euro al Deportivo La Coruna» (Emilio Marrese, ”la Repubblica” 30/6/2002) • L’esperienza in Italia è stata quasi disastrosa: «Rivaldo non è mai stato in Italia, non ha mai giocato nel nostro campionato, non ha mai indossato la maglia del Milan. [...] Non vorranno mica far credere che quel signore dall’andatura claudicante che portava il numero11 sulle spalle e a volte (non spesso) scendeva in campo assieme a quelli del Milan era davvero Rivaldo. [...] Non vorranno forse raccontarci che quello spilungone con l’aria un po’ assente – o soltanto sorniona? – era l’Extraterrestre che aveva incantato il pubblico del Camp Nou di Barcellona; non vorranno dirci tutte queste sciocchezze, eh? Vabbè che viviamo in un mondo dove la realtà viene falsificata in ogni istante, ma un caso tanto clamoroso non può esistere. [...] La memoria del calciofilo innamorato rifiuta persino di prendere in considerazione l’ipotesi che quel giocatore con la maglia rossonera numero 11 sia stato Rivaldo: l’Extraterrestre dribblava e segnava; l’Extraterrestre faceva il ”sombrero” agli avversari; l’Extraterrestre era un leader e non stava mai in panchina; l’Extraterrestre era sempre titolare nelle partite importanti. Tutto questo non è successo al signore dall’andatura claudicante, dunque non è credibile la teoria che vorrebbe Rivaldo come giocatore delMilan dall’inizio di agosto del 2002 alla fine di novembre del 2003. Ma quando mai?» (a. s., ”La Gazzetta dello Sport” 9/12/2003).