6 marzo 2002
Tags : Denis Rodman
Rodman Denis
• . Nato a Trenton (Stati Uniti) il 13 maggio 1961. Giocatore di basket. « stato uno dei campioni più eccentrici e discussi della Nba. Come giocatore, era una delle ali alte più forti. Non aveva grande tecnica e non segnava punti, ma era il difensore più bravo e prendeva valanghe di rimbalzi: per anni ha guidato le classifiche dell’Nba in questa categoria. Le sue stagioni migliori sono state quelle a Detroit e Chicago, quando faceva parte dei Bulls guidati da Michael Jordan. Con loro aveva vinto tre campionati. Però fuori dal campo, e certe volte anche dentro, Rodman era uno dei ”cattivi ragazzi” dell’Nba. L’acconciatura dei suoi capelli cambiava ogni settimana, dal biondo platino al rosso fosforescente, e così cambiavano le sue bravate. Amava andare in giro travestito da donna, ma usciva con Madonna e si era sposato con l’attrice Carmen Electra. Ha avuto anche guai con la polizia e ha ammesso di aver usato droghe» (’La Stampa” 5/10/2005). «14 anni di Nba, 5 titoli, milioni di dollari presi e spesi, è un pezzo unico, non solo fuori campo, ma anche dentro. Il suo basket è in due numeri che raccontano una carriera da fisico bestiale: 7.3 punti a partita, 13.1 rimbalzi. Se lo scopo del gioco (per gli altri) è far canestro, per lui è non farlo fare. E acchiappare tutto quello che vola sopra il ferro: per 7 stagioni a fila, il Verme ha vinto la classifica dei rimbalzi. Alto ”solo” 2.01, era il più piccolo dei grandi. Ma li prendeva lui. ”So che tutto si spezzerà. Che soldi e fama finiranno. Ma nel mio cuore so che ho vissuto e mi sento bene. Non avevo niente prima, me ne andrò senza aver niente”. Il testamento è su ”Sport Illustrated”, sotto il titolo ”Re o regina dei rimbalzi?”, allusivo dell´altra specialità della casa: vestirsi da donna, come quando comparve, in un radioso bianco da sposa, alla vernice della sua autobiografia. Nato povero, Dennis lava pavimenti all´aeroporto di Dallas quando la polizia lo pizzica la prima volta: ha svuotato un negozio d´orologi. Giocatore diventa quasi per caso: qualcuno lo nota nei campetti all´aperto, i Detroit Pistons lo scelgono nell´86, a 25 anni. Si sbatte, litiga con tutti, piccona un idolo come Larry Bird (’se non fosse bianco non sarebbe il dio che dite”), finché, nell´89 e nel ´90, vince due titoli. Rimbalzi e multe, espulsioni e fughe, pure un matrimonio: con la compagna che gli ha già dato una bimba di 4 anni durerà pochi mesi. In campo è Superman, fuori è fragile e anche se nega di aver pensato al suicidio, chi l´ha trovato addormentato sul suo camion, accanto a una calibro 22 carica, non ha potuto pensar altro. Lascia i Pistons per gli Spurs e apre la nuova vita rapandosi mezza crapa e ossigenandosi l´altra mezza. ”Così sembro più cattivo”. Madonna non s´impressiona: è il ’94 quando la rockstar fa sapere a lui e al mondo che ci farebbe un figlio. Rodman s´accomoda, va avanti due mesi, una pacchia per tabloid e tv. Racconterà nel suo libro: ”Non potevamo che attrarci. Siamo due che hanno visto la merda e che l´hanno attraversata”. Si stufano gli Spurs, ma lo chiamano i Bulls. Chi fa canestro ce l´hanno, Michael Jordan. Serve il lavoro sporco. Tre titoli, dal ’96 al ’98. In una finale contro Utah, Rodman sparisce da Salt Lake City. ”I mormoni non fanno sesso”, spiegherà. Meglio l´ultimo volo notturno per Las Vegas, se ”la Nba è per metà sesso e per metà soldi”. Phil Jackson, il coach che coltiva il pensiero zen, abbozza. ”Non doveva farlo, ma Dennis è come una pentola a pressione. Ogni tanto va sollevato il coperchio e fatto uscire il vapore”. Chicago vince, lui incassa: 9 milioni l´anno. Poi, le combina tutte. Prende a calci un cameraman, che sta in mezzo fra lui e una palla da recuperare in tuffo, e sono 11 giornate di squalifica e una causa da 200.000 dollari. Sposa a Las Vegas una della bagnine di Baywatch, Carmen Electra. Dopo 9 giorni chiede l´annullamento. ”Ero sbronzo, non mi reggevo in piedi”. Sfida sul ring i campioni di catch (e picchia l´arbitro). Finiscono i Bulls, finisce tutto. 23 partite coi Lakers nel ’99, 12 a Dallas nel 2000 sono solo malinconia. A Newport Beach, dove vive, la polizia conta settanta visite, per far abbassare il volume di quei parties esagerati. Neanche lui sa chi ci mangia, ci dorme e ci beve, a casa sua. Una volta l´arrestano mentre sta sfasciando un bar. Un´altra perché picchia una donna. Non gli resta che la clinica, povero Verme» (Walter Fuochi, ”la Repubblica” 19/11/2003).