varie, 6 marzo 2002
RUGGERI
RUGGERI Ivan Telgate (Bergamo) 14 ottobre 1944. Imprenditore dagli interessi diversificati (import-export, immobili, materie plastiche, biciclette), sei stabilimenti in Italia e uno a Città del Messico. Entrato nell’Atalanta nel 1977, il 26 febbraio 1994 ne assunse la carica di presidente. Colpito da un’emorragia cerebrale il 16 gennaio 2008, da allora è in coma • «[...] entrò (con il 19 per cento) nel 1977 nell’Atalanta della famiglia Bortolotti. Industriale nel campo del recupero dei materiali plastici, Ruggeri fu vicepresidente fino a quando arrivò Percassi. Tornò come presidente nel 1994, in tempo per lanciare attaccanti come Christian Vieri e Filippo Inzaghi e allenatori come Cesare Prandelli. Fino al 2000, però, l’Atalanta non fu sua, la dovette dividere, al 49,7 per cento a testa, con Miro Radici, il signor ”Sit-in”, leader del mercato della moquette. Diventato finalmente padrone del vapore nerazzurro si è distinto per due filoni di intervento nel mondo del calcio: lo scontro con gli ultrà e la battaglia delle piccole società sui grandi temi del pallone, dai diritti tv alla rappresentatività nella Lega di Milano. Nel 2003, in pieno caos Catania, mentre altri club approfittavano dell’allargamento dei campionati per evitare retrocessioni o saltare posizioni, decise di rispettare il verdetto del campo e se ne andò in serie B. Ogni tanto ha minacciato di lasciare, qualche volta si è dimesso, ma senza mai mollare le sue azioni. un appassionato, un sanguigno. Grande amico di Giacinto Facchetti, se il calcio lo ha praticato da presidente, il ciclismo lo frequentò da professionista, quand’era giovane, arrivando quarto nel giro delle Asturie. Nel 1965 mise la bicicletta in ripostiglio e cominciò la sua carriera di imprenditore. [...]» (Roberto Perrone, ”Corriere della Sera” 17 gennaio 2008).