6 marzo 2002
RUTA Maria Teresa
RUTA Maria Teresa. Nata a Torino il 23 aprile 1960. Conduttrice tv. «La senti parlare al telefono e capisci che è proprio come in televisione. Ti stordisce con un fiume di parole. La immagini [...] mentre agita i boccolini bianchi [...] ti sembra quasi di vederla sorridere a trentadue denti. [...] ex Barbie della Rai [...] eterna moglie separata di Amedeo Goria, di sorridere ha sempre voglia. Ne ha sempre avuta anche quando le cose non andavano bene [...] faceva concorsi di bellezza, comparsate, lo zecchino d’oro, la festa della mamma, poi Uno Mattina con o senza coniuge [...] faceva la spalla a Sandro Ciotti [...] sport [...] ”Il primo amore non si scorda mai [...] io sono cresciuta in quel settore quando le donne erano bandite dal calcio. Sono stata la prima nel 1983 con Caccia al tredici e poi nel 1986 con la Domenica sportiva [...]”» (Romana Liuzzo, ”Il Venerdì”27/3/1998). «[...] ho cominciato [...] facendo un po’ di tutto: concorsi di bellezza, la figurante speciale nei programmi dove sono nati Boldi e D’Angelio. Il primo anno applaudivo solamente, il secondo mi inquadravano un pochino, il terzo potevo pure aprire la bocca. Non rinnego nulla perché è proprio grazie a quei programmi che ho conosciuto personaggi come Macario e i fratelli Giuffré. Poi ho fatto teatro e sono arrivate le prime trasmissioni importanti. Ma lo spot è la mia grande passione [...]» (’Il Venerdì” 5/6/1997). «[...] prima fotomodella e indossatrice poi conduttrice e giornalista [...] da oltre vent’anni calca le scene teatrali e televisive. [...] ”Mi è capitato più di una volta di avere a che fare con fan che telefonano in piena notte, mandano lettere decisamente equivoche e richieste ossessive di avere i miei indumenti intimi. Tutti atteggiamenti che entrano a far parte con insistenza della quotidianità di chi è famoso, ma che troppo spesso assomigliano a delle vere e proprie molestie. [...] facevo la trasmissione Uno mattina per la Rai. Abitavo a Roma e al mattino molto presto dovevo andare negli studi di Saxa Rubra, che si trovano appena fuori città. Questa persona evidentemente conosceva il tragitto che facevo e mi si presentava davanti tutte le mattine. Mi sono molto spaventata e ho deciso di segnalarlo alla polizia, anche se non ero in grado di identificarlo [...] Fu identificato, interrogato e successivamente diffidato dal presentarsi a Saxa Rubra. Alla polizia raccontò che voleva venire a vivere con me ed era convinto che fossi io a fissarlo attraverso la televisione. Fortunatamente tutto si è poi risolto, ma ammetto che è stato l’episodio più grave che mi sia successo e ho avuto veramente paura. A tal punto che per tutto il periodo della trasmissione ho chiesto e ottenuto che una persona mi accompagnasse agli studi e mi riportasse a casa: una scorta vera e propria. E poi ho preso anche altre precauzioni: ad esempio non uscivo più completamente sola. Appena finì il mio incarico a Unomattina cambiai casa: era evidente che non mi sentivo più sicura [...] Io cerco sempre di avere un atteggiamento disponibile e gentile con i miei ammiratori, ma devo ammettere che spesso ricevo richieste assurde, per non parlare delle telefonate indesiderate nel cuore della notte. Sono costretta a cambiare periodicamente il numero di cellulare e nonostante questo dopo un po’ di mesi riescono a rintracciarmi e sono al punto di prima [...] Parlo per un paio di minuti poi tronco la telefonata, ma loro vorrebbero parlare per ore. Qualcuno sa anche dove abito. Uno voleva a tutti i costi un mio indumento e sono stata costretta a farglielo avere. Aun certo punto ho deciso di mettere sul mio sito uno spazio dedicato a queste richieste: i miei fan devono fare una donazione a qualche ente benefico e io gli spedisco a mie spese alcuni oggetti che mi appartengono. Ma a preoccuparmi sono soprattutto le donne, che in generale sono le più esplicite e mi mettono spesso in imbarazzo. Chi diventa popolare già sa che si espone a rischi di questo genere. E finché si tratta di feticisti o fanatici non mi preoccupano più di tanto, in tanti anni di televisione ho imparato a convivere anche con questo tipo di atteggiamenti, che certamente sono fastidiosi”» (Elena Jammallo, ”Il Giornale” 24/11/2005).