Varie, 6 marzo 2002
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Salas Marcelo
• Temuco (Cile) 24 dicembre 1974. Calciatore, con la Lazio ha vinto uno scudetto (1999/2000), una coppa delle Coppe (1998/1999), una coppa Italia (1999/2000), due Supercoppe italiane (1998, 2000), una Supercoppa europea (1999, suo il gol decisivo contro il Manchester United). Passato alla Juventus, ha vinto due scudetti (2001/2002, 2002/2003) e una supercoppa italiana (2002), anche se con un ruolo da comprimario (pure meno) • «Era il fioretto della Lazio che strappò a Madama lo scudetto del 2000 […] Non è un fuoriclasse, ma ne ha i colpi e gli strumenti […] Non è uno che fa la differenza, ma uno che aiuta a scavarla […] Alla Juve, quando ancora militava nella Lazio, siglò uno splendido gol: alla Maradona, se mi passate il termine. Cross da destra, Iuliano sorvolato dalla traiettoria, stop di petto e volée incrociata di sinistro, a irridere le convenzioni […] una punta che sa districarsi nel centro dell’attacco, ma anche in periferia […] Un pregio: non è egoista. Un limite: non è continuo. […] Sangue mapuche nelle vene, sangue guerriero. La zazzera, gli occhi: e quel sinistro affilato come la spada di un matador. […] Lo ricordo a Bordeaux, Mondiali 1998, mollare un perentorio uno-due sul muso di Cannavaro: di rapina e con uno stacco aereo di regale imponenza, il povero Fabio annaspante alla cintola. L’impatto torinese fu non meno prodigo di fausti segnali […] Ligio agli ordini, disponibile alla panchina: ogni volta che entrava, quasi sempre lasciava tracce […] Al culmine della scalata venne inghiottito da due crepacci: il rigore sbagliato con il Toro, l’infortunio di Bologna […]» (Roberto Beccantini, ”Guerin Sportivo” 16/7/2002).