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 2002  marzo 06 Mercoledì calendario

SALERNO

SALERNO Sabrina Genova 15 marzo 1968. Cantante. Soubrette • «Sexy e ipermediterranea, è stata un’icona della dance italiana […] cavalcando con abilità i mass media in tutte le direzioni possibili: canzoncine in inglese facili facili ma vendutissime, foto sui magazine con pochi veli o senza, apparizioni tv e fiction, cinema negli imperdibili Le foto di Gioia di Lamberto Bava e Fratelli d’Italia con Jerry Calà, e persino teatro, nel ruolo della Fata Morgana. […] successone di brani disco come Boys o My Chico […] ritmi dance che l’avevano resa famosa in Italia, Germania, Sudamerica e Australia. […] Nel curriculum di Sabrina Salerno la televisione occupa un certo spazio: fra l’86 e l’87 aveva partecipato a tv-movie come Professione vacanze e Tutti in palestra, poi nel ”90 è stata a fianco della Carrà in Ricomincio da due, nel ”91 era al Festival di Sanremo in coppia con Jo Squillo a cantare Siamo donne e nel ”95 in Bellezze sulla neve con Claudio Lippi, fino al ruolo dell’inviata Sexy Bond nel programma Matricole e Meteore. […] My Chico, numero uno in Italia e al Festivalbar nell’87 che le valse il premio come ”miglior cantante europea dell’anno”. [….] ”[…] Negli Anni Ottanta c’era più solarità e più apertura alla melodia, ma anche più superficialità […]”» (Franco Giubilei, ”La Stampa” 29/3/2005). «Chi raggiunge troppo presto la celebrità non è preparato a gestirla e a difendersene. A 17 anni, appena uscita dal liceo, ero già una diva della canzone: per tre anni di fila, numero 1 nelle hit parade. Sono ebbrezze che creano scompensi, se non hai accanto la persona giusta per aiutarti. Oggi posso dire che gli anni del successo sono stati il periodo più brutto della mia vita. C’è stato un momento in cui non volevo più lavorare, mi sono allontanata dal mercato dello show. Poi pian piano ho ricostruito una carriera che sembrava dissolta: Sanremo con Jo Squillo, teatro, cinema (che ha solo sfruttato il cliché della supersexy mangiatrice di uomini), nuovi dischi, una sala d’incisione vicino a Treviso dove produco nuovi giovani cantanti. Ma, soprattutto, una vita finalmente serena: finita l’era della ”bonona"» (m. ser., ”la Repubblica” 16/7/2001).