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 2002  marzo 06 Mercoledì calendario

Salvador Henri

• Cayenne (Guyana francese) 18 luglio 1917, 13 febbraio 2008. Cantante • «Nonostante sia considerato l’iniziatore del rock in Francia, in collaborazione col mitico Boris Vian, cita il rock insieme al rap e alla techno tra i generi che proprio non gli piacciono: “Con Boris volevamo fare solo uno scherzo, non un manifesto musicale. Considero il rock solo la degenerazione del jazz. Purtroppo tanti hanno seguito sul serio quelle nostre orme. Comunque non ascolto più niente, con la scusa che sono vecchio”. Il jazz peraltro resta il grande amore di Salvador: l’ha conosciuto a 11 anni innamorandosi dei dischi di Louis Armstrong; e della nascita della bossanova fu complice oltre che maestro dispensatore di emozioni travolgenti con risata annessa. “Allegria e ottimismo sono i miei elisir di lunga vita”. [...] Della musica italiana Salvador sa poco e niente, anche se nel ’61 fu uno dei punti di forza dello show Giardini d’Inverno: “Alla mia età posso fregarmene di tutto. Comunque mi piace Paolo Conte. E adesso ho conosciuto una cantante che suona bene la chitarra; le sono piaciute così tanto le mie canzoni che vorrebbe tradurle: si chiama Carmen Consoli”. “Mi sono fermato a Nat King Cole e a Frank Sinatra. Da Cole ho imparato la tecnica del canto; da Sinatra il saper scandire le parole. Oggi quando ascolto la radio sento giovani che urlano, quando di urlare non ce ne sarebbe bisogno”. E dà la sua ricetta: “Una canzone per me è come una ragazza di 16 anni che passeggia indossando un abitino a fiori. La bella melodia è stata dimenticata per colpa di rock, rap, techno”» (Gloria Pozzi, “Corriere della Sera” 30/1/2001).