Isabella Lattes Coifmann, "La Stampa" (tSt) 6/3/2002., 6 marzo 2002
Il ragno saltatore appartiene alla famiglia dei Salticidi, che si differenzia da tutte le altre famiglie di aracnidi: non fabbrica ragnatele (al massimo qualche filo di sicurezza per i salti nel vuoto più rischiosi), e sfoggia una livrea dai colori violenti (verdi, rossi, azzurri, da soli o mescolati insieme), mentre la maggior parte dei ragni ha tonalità poco appariscenti
Il ragno saltatore appartiene alla famiglia dei Salticidi, che si differenzia da tutte le altre famiglie di aracnidi: non fabbrica ragnatele (al massimo qualche filo di sicurezza per i salti nel vuoto più rischiosi), e sfoggia una livrea dai colori violenti (verdi, rossi, azzurri, da soli o mescolati insieme), mentre la maggior parte dei ragni ha tonalità poco appariscenti. I salticidi inoltre ci vedono benissimo (anche a una distanza equivalente a trenta volte la lunghezza del loro corpo, di 3-17 millimetri), mentre di solito i ragni sono miopi, sebbene posseggano ben quattro paia di occhi. E’ appunto a causa della loro miopia che i ragni comuni, quelli che tessono la tela, non sono buoni cacciatori: se non tendessero la trappola, rischierebbero di morire di fame. I saltigradi invece sono cacciatori abilissimi, la vista acuta li rende praticamente infallibili nel colpire il bersaglio. Procedono a salti, come dice il loro nome, generalmente di 5 o 6 centimetri, ma possono raggiungere anche i 20.