Isabella Lattes Coifmann, "La Stampa" (tSt) 6/3/2002, 6 marzo 2002
I ragni Scytodes, detti anche ragni sputatori, dotati di un’enorme ghiandola del veleno che secerne tossine nella sua parte frontale, mentre in quella posteriore produce una sostanza appiccicosa come colla
I ragni Scytodes, detti anche ragni sputatori, dotati di un’enorme ghiandola del veleno che secerne tossine nella sua parte frontale, mentre in quella posteriore produce una sostanza appiccicosa come colla. Quando la preda è a portata di lancio, a circa due centimetri e mezzo, viene investita dallo spruzzo di due getti di liquido a zig zag, che la incollano al terreno paralizzandola. Robert R. Jackson, zoologo dell’Università di Canterbury, e Simon D. Pollard, curatore del Museo della stessa Università, hanno scoperto che i ragni Scytodes hanno un istinto materno molto sviluppato: la madre trattiene infatti con i chiliceri un gruppo di embrioni in via di sviluppo racchiusi dentro un sacco, e mentre i giovani di altre specie si disperdono dopo la prima muta, quelli degli Scytodes rimangono con la mamma fino alla terza e oltre (per tutto questo tempo, lei porta loro piccole prede). Poiché lo sputo velenoso proviene dai chiliceri, una mamma Scytodes che trasporta un sacco ovigero è praticamente disarmata e per questo motivo rimane spesso vittima dei minuscoli ragnetti saltatori, che attaccano le madri con prole e divorano il tutto.