Varie, 6 marzo 2002
SENETTE Francesca
SENETTE Francesca Tradate (Varese) 26 settembre 1975. Giornalista. Tv. Lanciata dal Tg4, poi a Raidue • «[...] la Wanda Osiris del Tg4 [...] è diventata un caso mediatico e la sua curiosa ascesa è allettante quanto un apologo. Emilio Fede, l’unica popstar dell’informazione televisiva, si è invaghito professionalmente di lei, su suggerimento dello stesso Silvio Berlusconi. “È adorabile, birichina, sbarazzina, professionista attenta, narcisa quanto basta e quanto serve”, scrive il pigmalione [...] Sul campo, Fede ha promosso la Senette sua aiutante nella conduzione dei tg che contano: la porta con sé ovunque, nelle trasmissioni cui partecipa come nelle occasioni importanti. [...] Sulla maturazione professionale della Senette (non su quella fisica, che anzi col tempo pare prosperare) ci sarebbe qualcosa da ridire, ma non è il caso. La Senete è diventata il bersaglio dell’invidia e del risentimento della categoria. Lei non ha fatto nulla per attutire i colpi e Fede, come al solito, si è divertito a fare tutto alla luce del sole. [...] Quante “spipille” (così si autodefinisce lei) hanno raggiunto posti importanti, fingendo però professionalità, mestiere, impegno? La vita è questa, come dice Fede: “Pupi, pupari, pupazzi”. E Senette dell’altro mondo» (Aldo Grasso, “Sette” n. 43/2001) • «Quella ragazza bionda che conduce ogni tanto il Tg4 di mezzogiorno e appoggia “al computer” Emilio Fede nell’edizione della sera. Pettegolezzi a mille. […] “È inevitabile che i giornali più o meno scandalistici, se hai un’età giovanile, un volto conosciuto e non sei una schifezza ti considerino soprattutto per la cronaca rosa o la partecipazione a manifestazioni[…] Io mi impegno, quando faccio il Tg, ad essere seria, adulta, raccolgo i capelli, mi metto la giacca da educanda […] Ho cominciato ad Antenna 3. Un giorno feci un servizio sui leghisti a Pontida. Lo vide Fede e mi chiamò. Nelle tv private si fanno sempre scherzi. “Sono Mentana, vuole venire a lavorare al Tg5?”. “Sono Mimun, non possiamo fare a meno di lei”. E quindi risposi: “Scherzo cretino. Tu sei Fede e io sono Wanda Osiris”. Ho cominciato facendo le “macchie”, cioè montando le immagini, poi sono stata promossa al computer, accanto a Fede […] La prima volta mi ha tirato la cassetta addosso […] Mi piace la Annunziata. La Berlinguer, distinta, professionale: ogni tanto ha quello sguardo accattivante che ti fa capire come la pensa. Mi piace la Sciarelli, materna, rassicurante. E la Parodi, familiare, con quel suo sorriso che ti dà pace e serenità […] Mi piace anche Carmen La Sorella. È autorevole. Come la Gruber, che è un mito. Ma non mi piacciono quelle che grubereggiano, che si mettono di fianco, squintate, che fanno le mossine […] Io non sono schierata. Ma se fossi una donna di sinistra non potrei stare al Tg4. Oppure starei come tanti colleghi di sinistra che, non condividendo la linea editoriale di Fede, si occupano di tutto ma non di politica» (Claudio Sabelli Fioretti, “Corriere della Sera” 14/7/2002).