varie, 6 marzo 2002
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Simeone Diego
• Buenos Aires (Argentina) 28 aprile 1970. Ex calciatore. Allenatore. Dalla 21ª giornata del campionato 2010/2011 sulla panchina del Catania. Arrivato giovanissimo in Italia per giocare nel Pisa, dopo una parentesi in Spagna (dove nel 1995/96 vinse con l’Atletico Madrid campionato e coppa) fu acquistato dall’Inter, squadra con la quale vinse la Coppa Uefa 1997/1998. Passato alla Lazio, vinse nel 1999/2000 scudetto, coppa italia e supercoppa italiana. Con la nazionale vinse due volte la Coppa America (1991, 1993) • «Il Cholo, il guerriero che seppe sconfiggere gli iniziali fischi di San Siro per poi diventare l’idolo incontrastato dello stadio, come e forse più di Ronaldo, “il vero capitano” come dichiarò una sera Ivan Zamorano. Dal 1997 al 1999, 84 partite ufficiali con l’Inter: 57 in campionato, 9 in coppa Italia, 9 in Champions League e 9 in coppa Uefa (trofeo che vinse nel 1998); 14 le reti segnate: 11 in campionato ( 6 nel 1997- 98 e 5 la stagione successiva), quindi una in Uefa e due in Champions. Ma soprattutto un autentico castiga-Milan: 3 i gol segnati nel derby di Milano, uno il 22-11-1997 in Inter-Milan 2-2, quindi una doppietta, il 22-3-1998, in Milan- Inter 0-3. Nell’estate del ’ 99 passò alla Lazio nell’affare Vieri e a Roma vinse anche uno scudetto. [...] “La Lazio mi ha regalato uno scudetto e a Roma mi sono trovato meravigliosamente, però l’Inter è la cosa più bella che mi sia capitata da calciatore, la squadra dei miei sogni. Che orgoglio aver vestito la maglia di uno dei club più prestigiosi del mondo! Nel 1999 era già stato preso Lippi ed ero convinto che avremmo vinto lo scudetto, poi però qualcosa cambiò. Me ne accorsi anche perché lo stesso Lippi smise di chiamarmi al contrario di quanto faceva subito dopo l’ufficializzazione del suo passaggio all’Inter. [...] Non mi va di rivangare il passato. Non porto rancore a nessuno. Ma credo che non fu colpa di Ronaldo in persona come fu fatto credere un po’ a tutti. [...] In un certo senso, Lippi mi risarcì un anno dopo, quando a Roma si giocò la Supercoppa italiana proprio tra Lazio e Inter. A fine partita, mi prese da parte e mi disse: ’Ho davvero sbagliato a lasciarti andar via, ma non fu solo un mio errore’. Un bel momento dal punto di vista personale”» (Mirko Graziano, “La Gazzetta dello Sport” 24/10/2003).