Varie, 6 marzo 2002
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Soros George
• Budapest (Ungheria) 12 agosto 1930. Finanziere • «Il mago delle monete che nel ’92 mise la sterlina ”ko” e lo stregone degli hedge funds, i fondi d’investimento ad alto rischio e ad alto rendimento» (Ennio Caretto). «La carriera di Soros ha raggiunto le vette negli anni ’90, quando l’emigrato dell’Europa orientale divenne il numero uno mondiale della speculazione, riuscendo a smuovere i mercati globali con operazioni che fecero tremare la sterlina, il marco, la lira, l’azionario giapponese, procurando rendimenti medi di circa il 30% l´anno. [...]» (a. gr., ”la Repubblica” 6/10/2004) • «Nel corso della sua esistenza ha speso 5 miliardi di dollari, una cifra da capogiro, per promuovere lo sviluppo economico e la democrazia negli ex Paesi comunisti, in Asia e in Africa. [...] Crociate ne ha condotte tante, l’una più inattesa dell’ altra, da quella per la legalizzazione della marijuana negli Stati Uniti (assieme al Premio Nobel per l’economia Milton Friedman), a quella per combattere gli eccessi della globalizzazione (dopo averne beneficiato). E’ la sua vocazione: come ha confessato in una autobiografia, si sente più un filosofo e un politico che un guru di Wall Street, la sua Fondazione non è tanto un ente assistenziale quanto un Dipartimento di Stato parallelo. [...] Negli Anni Ottanta contribuì al crollo della lira italiana e della sterlina inglese, e si arricchì, si professa oggi ”un pentito” della finanza. Oltre che come filantropo, dichiara, vorrebbe essere ricordato come riformatore del capitalismo, una sorta di Kennedy del 2000. [...] Profugo ungherese, figlio della più agiata borghesia ebrea mitteleuropea [...] lasciò Budapest dopo, non prima dell’avvento del comunismo, ed è sempre stato un liberal. Educato in Inghilterra alla London School of Economics, fu allievo del grande filosofo Karl Popper, che gli insegnò a distinguere tra società aperte o democrazie ”che rivedono di continuo le proprie regole” e società chiuse o dittature ”basate su dogma immutabili”. Soros ha ammesso che sognò ”di diventare un maestro del pensiero occidentale”, ma che Popper lo indirizzò alla finanza ”dopo avere letto un mio misero saggio storico”. Popper aveva visto giusto Soros fece fortuna in un decennio, pur continuando a coltivare la sua passione di politico e filosofo. Il re degli hegde- fund, i fondi d’investimento ad alto profitto e ad alto rischio, racconta di non potere dormire di notte all’idea che Bush venga rieletto. ”Questo pensiero mi sveglia alle 3, come una sveglia, e mi spinge a prendere appunti”» (’Corriere della Sera” 12/11/2003).